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M5s, Grillo attacca i giornalisti:”siete i principi del pettegolezzo”. I vertici avvertono Fico:”se non si ferma, sarà guerra”

Sabato "Italia a 5 Stelle" incoronerà Di Maio che si avvia verso una vittoria bulgara delle primarie indette dal M5s.

Roma. Mentre Beppe Grillo attacca i giornalisti assediati fuori all’Hotel Forum di Roma, dentro al M5s la tensione è alta.

È un Grillo furibondo quello che lascia Roma dopo aver assistito alle polemiche di questi giorni scatenatesi dopo l’indizione delle primarie del M5s. È arrabbiato innanzitutto per gli attacchi della stampa, tanto da scagliarsi contro i giornalisti assediati fuori all’hotel Forum:

“Io vi mangerei soltanto per il gusto di vomitarvi, voi siete i principi del pettegolezzo”.

E, a proposito de trattamento che il M5s ha ricevuto nonostante la proclamazione di primarie aperte a tutti, attacca dal suo blog i “giornali di regime” che “volevano delle primarie fiction come delle quel Pd o di altri partiti”:

“Per i giornali ogni scusa è buona per parlare male del M5S e in queste ore discettano sulla qualità del voto per la candidatura a Premier del M5S”.

Inoltre, si è mostrato molto infastidito dal comportamento degli ortodossi e, soprattutto, dalla presa di distanze di Roberto Fico.

Una parte del M5s contrasta l’idea che Luigi Di Maio – che si avvia verso una vittoria bulgara delle primarie pentastellate – possa essere anche il capo politico, oltre che il candidato Premier, del Movimento fondato da Grillo. Parte di questi contrasti sono generati anche dai malumori di Roberto Fico che ha telefonato a Grillo cercando di convincerlo:

“Il garante devi restare tu, il candidato Premier deve essere una figura distinta”.

Il Garante del Movimento, dopo aver invitato Fico al dialogo – “vieni, parliamo”  gli avrebbe detto – ha ricevuto dal Presidente della Commissione di Vigilanza Rai un rifiuto.

Grillo vuole dare a Di Maio pieni poteri per metterlo al riparo dai dissidenti interni.
Intanto, mentre nei giorni scorsi si è parlato dell’esclusione di Fico dalla festa del M5s, “Italia a 5 Stelle” che si terrà a Rimini il 22-23-24 settembre, si sa che oltre a Di Battista e ai sindaci di Roma e Torino, Raggi e Appendino, salirà sul palco, essendo rientrato in extremis, anche il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, anche se i vertici avrebbero avvertito:

“Se Fico e i suoi non si fermano, sarà guerra”.

Sul palco di “Italia a 5 Stelle” non salirà, per sua scelta, il sindaco di Livorno Nogarin che a “Repubblica” ha giustificato la sua assenza:

“La città è ancora in una situazione critica. Non mi muovo da qui per una manifestazione”.