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Marano-Mistero sulla morte del gioielliere

Un negozio con la porta chiusa ed integra, la saracinesca abbassata per metà, un proiettile –probabilmente esploso da distanza ravvicinata- che ha fatto perdere le proprie tracce e un corpo immerso in una pozza di sangue: questi gli unici elementi in mano agli investigatori che indagano sull’omicidio di Salvatore Gala, il gioielliere di Marano ammazzato nel suo negozio di via Merolla lunedì sera. Per il momento l’unico nome legato al delitto è quello di Maurizio De Fenza, 31 anni residente a Marano, già indagato per estorsione e  fermato dai Carabinieri di Giugliano nella giornata di ieri, dopo essere stato  rintracciato in un noto hotel di Ischia, dove l’uomo si era misteriosamente recato durante la notte tra martedì e mercoledì. In un primo momento le Autorità non intendevano sbilanciarsi sul movente dell’omicidio ma, dopo il fermo di De Fenza –già indagato per estorsione a seguito di un blitz contro gli Orlando(eredi dei PolverinoNuvoletta)- le indagini si sono indirizzate sulla rapina finita in tragedia. Non  si escludono però  altre ipotesi anche se gli elementi da cui partire sono pochi e gli impianti della videosorveglianza installati nel negozio sono stati manomessi subito dopo il delitto. Al vaglio degli inquirenti però, le immagini provenienti da altre telecamere installate nella zona. A scoprire il corpo senza vita del 43enne è stato il titolare di un negozio vicino a quello di Gala. L’esercente era stato allertato dalla madre e dalla sorella della vittima, preoccupate dall’assenza di notizie dell’uomo dalla sera precedente. Una volta nel negozio, il commerciante e le due donne hanno subito notato la cassaforte aperta e svuotata di tutto. Dietro al bancone, in una pozza di sangue, i corpo senza vita di Salvatore.