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Minacce sessuali per la campionessa paralimpica Bebe Vio

“Sono delusa e amareggiata, ma ho già denunciato gli autori”. La campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio non nasconde il suo turbamento, ma non viene meno al suo carattere combattivo, per gli insulti e le minacce che le sono stati rivolti attraverso una pagina Facebook, dove addirittura si invitava a usarle violenza.

La pagina è stata rimossa, ma c’e’ stato bisogno anche dell’intervento del Codacons che ha deciso di denunciare il social network alla magistratura dopo ripetute segnalazioni degli utenti agli amministratori del social media.

“Bisogna dare una risposta decisa a questi comportamenti quando sono esageratamente violenti ed offensivi” ha commentato la campionessa veneta, che ha avuto tanti attestati di solidarietà, dalla presidente della Camera, Laura Boldrini “Minacce a @VioBebe inaccettabili. Sono con te campionessa!”, scrive su twitter – al presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, a tanti politici.

“Ho visto la pagina di Facebook che mi prendeva di mira, peraltro già rimossa – ha commentato Bebe Vio -. Sono amareggiata perché da anni lotto per gli altri e per le cause in cui credo (il mondo della disabilità, lo sport paralimpico, le vaccinazioni per la meningite, le associazioni Onlus e tutto lo stupendo mondo del volontariato) e trovo sbagliato che mi trattino così. Sono delusa perché mi fanno un po’ tristezza quelle persone che usano internet per insultare e denigrare gli altri, a prescindere dal motivo”.

“Io comunque vado avanti per la mia strada – ha proseguito -, ho tantissima gente che mi vuole bene e mi stima, che ogni giorno mi ringrazia per quello che faccio e mi sprona e mi aiuta a continuare. Sono fortunata di far parte del Comitato Paralimpico e delle Fiamme Oro, il Gruppo sportivo della Polizia, che si sono subito stretti intorno a me e si stanno impegnando a tutelarmi e proteggermi”.

Mentre il Codacons ha chiesto alle Procure di Roma e Venezia, alla polizia postale e all’Autorità per le comunicazioni “di individuare tutti i soggetti responsabili”, Luca Pancalli, condannando “un fatto gravissimo e preoccupante”, ha auspicato:

“che le autorita’ facciano chiarezza sull’accaduto e sui responsabili di questo gesto ignobile e profondamente disgustoso”. “E’ inaccettabile che la rete venga utilizzata per disseminare odio e violenza e per alimentare questa barbarie”

 

FONTE ANSA