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Lavoro nero: 146 datori denunciati in 3 mesi

Caporalato, truffe e infrazione delle normativa sulla sicurezza.

Roma, 11 lug.  – Lavoro nero, caporalato, truffe in danno degli Enti previdenziali, infrazioni alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro: i Carabinieri per la Tutela del Lavoro, nel trimestre aprile-giugno, hanno passato al setaccio 405 aziende, verificando le posizioni lavorative di circa 2000 lavoratori, scovando 270 lavoratori in nero (di cui 33 clandestini) e deferendo all’Autorità Giudiziaria 146 datori di lavoro, in gran parte per l’inosservanza della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro; per le specifiche violazioni al Testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro sono state elevate ammende per oltre 1 milione e 800mila Euro.
Sono questi, si legge in un nota, alcuni dei dati relativi all’attività svolta , in aderenza alle direttive ricevute dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dai Nuclei Operativi dei Gruppi Tutela Lavoro di Milano, Roma e Napoli, che hanno operato specificamente nelle province di Cosenza, Crotone, Matera, Milano, Perugia, Prato, Roma, Taranto, Teramo, Vicenza e Viterbo, in esito a specifica attività preliminare di analisi per individuare gli obiettivi più remunerativi svolta grazie alle informazioni provenienti dall’Arma territoriale sia da specifiche banche dati.
Si tratta di servizi predisposti nell’ambito di una pianificazione trimestrale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (da cui il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro dipende funzionalmente), ispezioni che dal 2010 vengono effettuati nei settori che destano maggiore allarme sociale in ragione anche della stagionalità di alcune attività produttive.