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Napoli, Provincia – mangia un pezzo di hashish: grave bimbo di 18 mesi

Un bimbo di 18 mesi è ricoverato a Santobono in prognosi riservata. Ha mangiato un pezzo di hashish lasciato sul tavolo dallo zio: l’uomo è stato denunciato. Il piccolo è stato accompagnato in ospedale dal padre.

Il fatto è accaduto a Torre del Greco nella serata di venerdì. Un bimbo di un anno e mezzo ha, probabilmente,  scambiato un pezzo di fumo, lasciato colpevolmente sul tavolo, per un dolcetto. Il risultato è che è finito in ospedale: ricoverato in prognosi riservata per insufficienza respiratoria al Santobono di Napoli. Il padre e lo zio, pregiudicati, sono stati denunciati per lesioni colpose. Proprio il genitore, resosi conto delle difficoltà a respirare, ha prontamente portato il piccolo all’ospedale Maresca dove però i medici hanno deciso di farlo trasportare in quello partenopeo. Sul caso indaga il commissariato di polizia locale.Sul luogo dell’accaduto gli agenti hanno rinvenuto diverse quantità di sostanze stupefacenti.

Stando alle prime ricostruzioni, il bimbo stava tranquillamente giocando quando ha trovato un pezzettino di fumo sul tavolo e, probabilmente per la forma ed il colore, l’ha scambiato per qualcosa di commestibile. Dopo pochi minuti ha cominciato ad avere difficoltà respiratorie: il prima a rendersi conto della situazione è stato il padre. Le indagini hanno accertato che l’hashish appartiene allo zio: un ragazzo di 23 anni che è stato segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti. Il padre è stato sottoposto alla misura cautelare di obbligo di dimora a Torre del Greco. Gli stessi genitori, però, a quanto pare rischiano altri capi di imputazione: si cerca di capire se il contesto familiare possa in qualche modo risultare pericolo per l’incolumità del bimbo.

Fortunatamente ieri pomeriggio giunte le prime notizie del miglioramento dello stato di salute del bambino: sembra scongiurato il pericolo di vita.  Un caso che non sembra isolato: allo stesso Santobono nell’aprile del 2016 furono registrati 4 casi di piccoli a contato con sostanze stupefacenti.