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Ischia: anche il sindaco di Casamicciola accusato di abuso edilizio

Il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna è sotto processo davanti al Tribunale di Napoli per presunti abusi edilizi eseguiti nella sua abitazione, nel comune ischitano di Lacco Ameno. Le contestazioni si riferiscono al periodo tra il 2003 e il 2007, quando l’ingegnere Castagna era presidente del consiglio comunale di Casamicciola Terme.

I reati sarebbero quindi ormai prescritti: un solaio, un piano sottostante e una scala. Secondo i giudici una parte della casa del sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, è abusiva. Il processo, per una serie di rinvii dovuti a questioni procedurali e alla sostituzione di un precedente giudice assegnato ad altro incarico, è tuttora in corso davanti al giudice monocratico. Difeso dall’avvocato Arturo Froio, Castagna ha sempre respinto gli addebiti, compresa una presunta violazione dei sigilli contestata dal pm.

Ecco il suo primo commento:

È una vicenda che risale a quando erano vivi mia madre e mio padre. Io sono fiducioso che si risolva con il riconoscimento della mia estraneità ai fatti contestati, anche se i reati sono ampiamente prescritti. Purtroppo i tempi della giustizia sono questi

Intanto nell’edizione odierna del IL MATTINO ha rilasciato un’intervista. Prima si scaglia così:

Non dovevate permettermi di mettere in mezzo il nome di mia madre. Io mamma l’ho persa che aveva 63 anni per una leucemia: un dolore immenso che nessuno dovrebbe provare mai.

Poi fa chiarezza sul perchè non sono mai stati chiesti i permessi per quei lavori:

Ma chi ha toccato nulla? Io non ne so nulla, quella era la casa di mia madre a Lacco Ameno, io vivo a Casamicciola. Non è neanche più nostra. Io ed i miei fratelli siamo stati indagati in quanto legittimi eredi. E’ una storia vecchia. Ma io di questo non voglio parlare, ci penseranno i miei avvocati. Io devo tutelare la mia immagine. Facendo uscire questa notizia avete fatto del male soltanto alla mia famiglia. Io ho perso mia madre 18 anni fa ed è un dolore ancora fortissimo. Qui con me c’è mio fratello, è stravolto. Non c’entra niente questa storia con la mia attività politica, non doveva uscire così

Intanto c’è il problema sfollati da fronteggiare:

Oltre alla zona rossa evacuata e alle poche case cadute, ci sono quelle lesionate. Noi stiamo facendo tutti i monitoraggi e le verifiche del caso ma nel momento in cui nelle case ci sono crepe, anche non profondissime, gli occupanti devono lasciarla e noi trovare un alloggio. Queste persone ora sono più di 2600 e gli va garantita una situazione più stabile  che l’essere ospitati provvisoriamente dai parenti.

E quello stesso dei danni su cui non c’è ancora un’idea chiara:

Fare i calcoli adesso è inutile, ancora di più e lo sarebbe comunicare le prime stime che abbiamo fatto: finiremmo soltanto per dare numeri al lotto. Aspettiamo di vedere il decreto del governo martedì prossimo e la successiva ordinanza della Protezione civile. Quel che è certo è che i danni sono ingenti perchè non sono soltanto di natura strutturale: qui si sono fermate tutte le attività legate al turismo. Per questo è un errore imperdonabile quello fatto dall’osservatorio sbagliando l’identificazione dell’epicentro.