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Napoli, Provincia – Pentito di camorra rivela particolari sul “delitto Gala”

Ucciso e bruciato dopo un summit: il “delitto Gala” fu deciso durante un riunione nella roccaforte degli Orlando. L’organizzazione si riuniva nei pressi di un bar in una zona chiamata “miezz e’ Carrisi”.

L’omicidio in questione è quello di Giuseppe Gala detto “showman“: trovato carbonizzato nella sua auto a Marano di Napoli dopo essere stato freddato da un colpo alla tempia. A parlarne è il pentito Roberto Perrone che ai magistrati ha riferito quanto segue:

Quando sono stato scarcerato nel 97′ ho trovato questa situazione…. il gruppo degli Orlando era stato riconosciuto gruppo autonomo da Pepe Polverino, aveva come sede operativa e roccaforte la zona del “Carrisi”. I “Carrisi” si trovano vicino al bar…. nei pressi del comune dove vi è un palazzo dove vi abita tutta la famiglia Orlando e dove all’interno vi è un cortile dove si riuniscono. Quello zona se ricordo, si chiama corso Umberto o corso Europa e si trova nei pressi del Municipio. Ho sempre saputo che quando andavano all’interno a fare riunioni era un posto sicuro perchè evidentemente vi erano delle vie di fuga sul retro.

Proprio nel luogo di ritrovo, Perrone chiarisce le circostanze e le decisione presa di uccidere Giuseppe Gala. Il motivo sta nel fatto che gli Orlando riferirono a Polverino che Gala era un confidente delle forze dell’ordine e forse aveva legami con i servizi segreti. La proposta di ucciderlo, secondo Perrone, sarebbe arrivata proprio dagli Orlando.

Lo stesso pentito però non sa chi effettivamente commise il delitto. A quel tempo Perrone era ancora detenuto e tornò in libertà nel 2008.