È passato un mese dall’elezione del sindaco di Roma.
È passato un mese pieno di lotte intestine al Movimento 5 Stelle romano che hanno visto come ultima sceneggiata la dimissione dal direttorio capitolino la parlamentare Roberta Lombardi, in conflitto con Virginia Raggi su nomine per la Giunta e deleghe.
Ed è anche passato un mese senza nessun provvedimento, legge e quindi delibera per la Capitale.
A Roma non c’è tempo da perdere, ma sembra che la Raggi tra una visita al Papa, una al capo supremo dei 5 stelle, una festa di compleanno a Di Maio e un incontro con il Presidente della Repubblica non l’abbia ancora capito.
Il tanto decantato cambio di direzione ostentato in campagna elettorale ancora deve esserci. Anzi, abbiamo visto finora solo teatrini degni del peggio della Prima Repubblica con assessori nominati perché “parenti di” e altri pescati all’ultimo minuto.
Ora però è il momento di smetterla ed iniziare a fare sul serio, iniziando dall’emergenza rifiuti e dalle partecipate.