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Parete – Latitante arrestato in casa della madre: si nascondeva nel cassone di un divano

Giovedì scorso i militari dell’Arma sono riusciti ad arrestare il latitante G. Maio.
E’ stato trovato in casa della madre: si nascondeva nel cassone di un divano.

 

Ad un anno dalla fuga i militari dell’Arma sono riusciti a bloccare ed arrestare il latitante G. Maio. L’uomo era stato condannato nell’aprile 2016 a 16 anni e 21 giorni, in via definitiva. Risultava colpevole di falsità materiale, sostituzione di persona, ricettazione, truffa, possesso e fabbricazione di documenti falsi.

Subito dopo l’emissione della condanna, Maio riusci a fuggire a Cartagena in Columbia. Successivamente, non riuscendo ad ottenere nuovamente i documenti per stabilirsi in Sud America, è ritornato in Italia. Dallo scorso dicembre si era rifugiato a Parete in casa della madre. La stessa casa era sfuggita ai controlli poiché dal punto catastale non era riconducibile alla donna.

Dal 2010 l’uomo avrebbe sottratto denaro a decine di correntisti. Si recava in banca con dei documenti falsi, spacciandosi quindi per qualcun altro, e chiedeva denaro. I colpi sarebbero stati realizzati a Cremona, Milano, Brescia, Verona, Bergamo e Torino.

Ad incastrarlo sarebbe stata la sua passione per la “focaccina con la scarola”. Infatti, quasi ogni giorno i familiari di Maio si mettevano d’accordo affinché qualcuno comprasse la suddetta focaccia. Varie sono state le intercettazioni a riguardo e proprio una delle tante conversazioni ha permesso ai militari dell’Arma di agire.

Una volta scoperto il nascondiglio, le forze dell’ordine hanno setacciato la casa. L’uomo si nascondeva nel cassone interno di un divano, sopra cui (durante la perquisizione) era accomodata la sorella.

Dopo la cattura, il 34enne è stato condotto nell’immediato presso il carcere di Santa Maria Capuavetere dove sconterà interamente la sua pena.