Nella settimana in cui il Real Madrid presenta il suo avveniristico progetto di ricostruzione del Bernabeu, il caso che segnaliamo si presenta come una sorta di ritorno all’antico per quanto riguarda la fruibilità del “prodotto calcio” e del rapporto con lo spettatore pagante. In un circo calcistico sempre più mediatico e incentrato sullo spettatore televisivo seriale, secondo la notizia diffusa da calcioefinzanza.it la tendenza è quella di un ritorno all’antico con l’introduzione di “standing area” all’interno degli stadi per, letteralmente, riportare il pubblico in piedi. L’uso di seggiolini a scomparsa orizzontale permetterà di coinvolgere il pubblico e di renderlo più partecipativo.
I primi a pensarla in questo modo sono stati quelli del Celtic Glasgow che hanno dotato il Celtic Park di 2600 standing seats in modo da rendere più calda l’atmosfera in uno degli stadi già più coinvolgenti d’Europa. Stessa tendenza in Austria e Germania, dove al Westfalenstadion di Dortmund, il Borussia usa questi spazi appositi solo nelle partite di Bundesliga, dovendone farne a meno nelle gare di Champions causa regolamento Uefa.
Verrebbe da chiedersi se tale tendenza potrebbe funzionare in Italia, dove da anni, tranne un singolo caso, si parla di costruire nuovi stadi sugli standard europei e contrastare il mercato televisivo che sembra avere la meglio in termini di tifo pagante. Certo, viste alcune “cattedrali” presenti nel nostro paese, proprio quello che non manca solo le standing area, spesso dovute a mancanza di sediolini dove sedersi comodamente.