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Roma-Arrestati i figli del boss di Secondigliano. Galasso:”La camorra è qui”

Roma- Oltre 200 uomini delle Forze dell’Ordine, nell’Operazione che ha smantellato due organizzazioni criminali del Sud.

Gallardo, come la sportiva bolognese che i figli del boss Luigi Esposito erano soliti guidare tra le strade della Capitale. È questo il nome dell’Operazione realizzata ieri nel cuore di Roma che ha visto l’impiego di oltre 200 uomini delle Forze dell’Ordine e che ha portato allo smantellamento di due distinte organizzazioni criminali dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti nella Capitale.
Sono in tutto 19, le persone finite in manette con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall’uso delle armi. Tra queste, ne spiccano due. Si tratta di Salvatore e Gennaro Esposito, figli di Luigi, il boss del clan Licciardi di Secondigliano conosciuto negli ambienti criminali con il soprannome di Giggino Nacchella.

Le misure cautelari eseguite nella giornata di ieri, sono il frutto di una folta attività di indagine realizzata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo Romano nel periodo compreso tra il 2013 ed il 2016 che ha permesso agli inquirenti di accertare l’esistenza di un sodalizio criminale dedito allo spaccio.

Gli Esposito, stando a quanto emerso dalle indagini, avrebbero aperto diverse piazze di spaccio tra Roma e Provincia, organizzandole secondo il modello tipico della camorra. In particolare è emersa l’esistenza di due distinte compagini criminali in stretta sinergia tra loro.

Oltre all’organizzazione facente capo agli Esposito infatti, gli Investigatori hanno accertato la presenza di un altro gruppo criminale, facente capo a Vincenzo Polito, legato alla mala calabrese dei Filippone e dei Gallo.

Che la Capitale sia sotto lo scacco della camorra è noto  da anni. Pasquale Galasso, ex boss bi quella Nuova Famiglia che negli anni ’80 diede vita alla sanguinaria guerra alla Nco di Raffaele Cutolo, già qualche anno fa affermò davanti a Giudici che le organizzazioni criminali napoletane si erano infiltrate nella Capitale.

La mafia a Roma c’è stata sin dagli anni ’60 ’70, c’è e ci sarà sempre. Negli anni ’80 a Roma, ho conosciuto Pippo Calò. Anche Michele Zaza era a Roma. Mario Iovine è a Roma da 15-20 anni. Il clan Moccia di Afragola, ad Afragola non c’è più. Lo tenete a Roma ormai.