L’azione condotta dai servizi di sicurezza a San Pietroburgo
Quattro membri di un gruppo islamista del Caucaso settentrionale sono rimasti uccisi oggi durante una vasta operazione condotta dai servizi di sicurezza russi Fsb a San Pietroburgo, la seconda città della Russia.
Nella parte meridionale della città, l’Fsb ha condotto un'”operazione per arrestare individui che si trovano sulla lista delle persone ricercate in quanto appartenenti presunti a gruppi armati illegali nel Caucaso settentrionale”, ha annunciato il Comitato d’inchiesta, secondo il quale “in scambi d’arma da fuoco in un appartamento” sono morte quattro persone. L’Fsb ha dichiarato chiusa l’operazione.
La gran parte dei gruppi islamici del Caucaso settentrionale ha prestato giuramento di fedeltà allo Stato islamico (Isis). L’FSB non ha specificato il numero delle persone arrestate durante l’operazione. Intanto, due esplosioni sono state sentite alle 11:20 (09:20 italiane), come ha riferito sito di notizie locali Fontanka.ru pubblicando foto e video ripresi dai residenti nei quali si vede la polizia pronta a dare l’assalto. Stando a testimoni citati dai media russi, l’operazione si è conclusa intorno a 1:30 (11:30 italiane).
Su una delle foto pubblicate da Fontanka.ru, si vede un uomo ferito appartenente ai servizi di sicurezza che viene portato via su una barella. Lo stesso sito ha aggiunto che l’assalto è stato dato su richiesta dell’ufficio FSB in Cabardino-Balkaria, repubblica russa del Caucaso, dove vengono regolarmente lanciate forze operazioni alla ricerca di combattenti islamici.
Circa 2.900 cittadini russi, per lo più dalle repubbliche del Caucaso settentrionale si sono uniti a gruppi jihadisti in Siria e in Iraq, secondo il FSB. I servizi di sicurezza hanno annunciato di aver sventato ripetutamente progetti di attacchi preparati da “terroristi” contro le principali città russe. (askanews)