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Sanremo. Seconda serata: mi sono addormentata

Ve lo dico subito: stasera non ce l’ho fatta. Ho spento la tv alle 23:35.
Sono riuscita ad arrivare all’esibizione di Paola Turci, che si conferma la meglio vestita tra le donne (piovono articoli sulla jumpsuit bianca Dsquared della prima serata come must have della stagione!).

Mi impegnerò, quindi, ad elencare i momenti topici della serata, non senza qualche difficoltà, perchè intanto ho superato diversi livelli di Candy Crush:

Sì lo so, ho scritto solo degli ospiti, ma c’è un punto, in questo Festival: non c’è una canzone, dico una, che mi abbia fatto saltare dalla sedia o che mi abbia particolarmente emozionato.

Sono intenerita dal brano di Ultimo, toccata dal talento di Silvestri, incupita dagli Ex-Otago (che hanno ragione, sia chiaro), stupita dalla potenza della Bertè, colpita voce meravigliosa di Arisa, ma, tutto il resto mi è indifferente. Quasi completamente indifferente.

Tranne gli abiti di Virginia, che continuano ad essere brutti e mi procurano un po’ di dolore.

Forse, non mi sto trasformando nei miei genitori: a giudicare dall’orario in cui sto per andare a letto, mi sono appena trasformata in mia nonna.

Da Sanremo è tutto, linea allo studio.

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