5 rom del campo nomadi di Giugliano sono accusati di ricettazione, tentato furto, resistenza, riciclaggio e danneggiamento. Sono entrati in un bar a Sant’Antimo usando una macchina come ariete per poi, nella fuga, speronare un’auto dei carabinieri. Alla fine sono stati raggiunti e bloccati a Mugnano.
Con il cosiddetto metodo della “spaccata” sono entrati in un bar a Sant’Antimo ma sono stati intercettati dai carabinieri della compagnia di Giugliano – richiamati dalla centrale operativo dopo lo scatto dell’allarme nel suddetto esercizio commerciale – impegnati in un controllo del territorio per contrastare i furti negli esercizi commerciali e nelle abitazioni. Da lì è partito un inseguimento con i 5 che hanno anche speronato l’auto dei militari, i quali hanno definitivamente bloccato i malviventi nei pressi di Mugnano di Napoli. Nella successiva perquisizione sono stati rinvenuti un martello, due piedi di porco, un tubo di ferro, passamontagna, cappelli e guanti. L’auto risultava prima di numero di telaio e la targa rubata in provincia di Caserta. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro.
I 5, tra i 21 ed i 37 anni, sono tutti di etnica rom e domiciliati presso il campo nomadi di Giugliano, sulla circumvallazione esterna. Sono stati prima ammanettati e poi condotti al carcere di Poggioreale. Le indagini dei carabinieri proseguiranno per stabilire il loro coinvolgimento in altri raid commessi o tentati con la stessa modalità.