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Scissione&Congresso, ecco le priorità del Pd

Scissione e Congresso. Le priorità del Partito Democratico.

La fase congressuale che porterà alla scelta del nuovo leader del partito democratico, è avviata. Dopo giorni di discussioni tentennamenti, Michele Emiliano ha annunciato in direzione la sua candidatura a Segretario del Partito Democratico. Ma le acque non sembrano essersi calmate del tutto. Roberto Speranza rimane fermo sulla sua posizione e annuncia la formazione di un nuovo partito mentre invece, Epifani, provvede a chiamare i deputati della minoranza per convincerli a formare un nuovo gruppo.
Si candida nel PdR, partito di Renzi – dice Speranza riferendosi ad Emiliano. Una vera e propria accusa di tradimento che non alleggerisce la tensione, figlia dell’atroce virus di cui è infetto il cetro-sinistra italiano della seconda Repubblica sin dai tempi dell’Ulivo, vale a dire quello della assoluta assenza di rispetto delle scelte e delle opinioni altrui. Insulti su insulti che come pietre, hanno inesorabilmente portato alla costruzione di un muro che nessuno, oggi, sembra realmente intenzionato a buttare giù. Sembra insomma, di assistere ad una guerriglia tra bande che cercano di affermare la propria supremazia, più che ad un confronto democratico volto a porre fine a questa stagione infernale.  La ratio del congresso dunque, dovrebbe essere anzitutto quella di stabilire regole precise di convivenza all’interno di quella che Emiliano ha definito come “Casa di tutti” ,soprattuto  di quei Giovani Democratici a cui invece, con la esclusione dalla commissione congressuale, non è stato riconosciuto il prezioso lavoro svolto in questi anni nei territori. Quello che è mancato in questi anni non è stato solo il rispetto per la maggioranza, ma anche i luoghi di dibattito e confronto. Non avrebbe senso dunque, scegliere il nuovo leader e tornare il giorno seguente ad azzuffarsi, non avrebbe senso ripartire senza aver rimediato agli errori commessi. Ma il rischio sembra proprio questo. Che venga cioè evitata, ancora una volta, una seria discussione su quelle che sono state le cause generatrici della rottura e che si proceda ad una conta delle tessere. Senza questo passaggio cruciale volto a stabilire regole e ruoli, potrebbe assistersi alla costruzione di un nuovo muro e, alla ennesima, inevitabile scissione.