Segnala a Zazoom - Blog Directory

I sondaggi danno i dissidenti del PD non oltre il 4%

Potrebbe rivelarsi addirittura un’operazione positiva per tutto il centrosinistra, il distaccamento della minoranza dal PD per dare vita ad un nuovo partito. Se è vero che secondo le ultime rivelazioni un nuovo partito difficilmente andrebbe subito oltre il 3-4 per cento, alla lunga potrebbe crescere riprendendo quei consensi di sinistra che hanno scelto di votare M5S delusi proprio dalle vicissitudini degli ultimi anni in casa dem. E allo stesso tempo, senza la zavorra della sua sinistra, il PD potrebbe catturare un po’ di quel consenso moderato che ultimamente non trova più riferimento al centro.

Infatti come riportato da Il Mattino, Per Enzo Risso, direttore scientifico dell’istituto Swg, «un gruppo che si allontani dal PD non intacca la stabilità del consenso. La maggioranza resterebbe con Matteo Renzi, mentre un’eventuale lista che nascesse a sinistra del PD, si attesterebbe intorno al 3 per cento. Se poi questa riuscisse ad unire SEL e rifondazione, verdi ed IDV, potrebbe arrivare all’8-10 per cento.

Se finora però le scissioni hanno fatto perdere sempre voti a entrambi i soggetti, questa volta le cose potrebbero cambiare, sia perché, come spiega il presidente dell’istituto Tecnè Carlo Buttaroni, «nell’opinione pubblica si è sedimentata ormai l’idea di una divisione consensuale», sia perché si avrebbero due forze più coerenti in grado di perseguire meglio le loro politiche. Per Risso infatti, «la forza che nascerebbe dalla scissione potrebbe attrarre qualche elettore ex sinistra che le ultime volte ha votato 5 stelle, mentre un PD senza la minoranza potrebbe favorire l’adesione di soggetti moderati».