Sarò breve
vi racconterò di una mattina in cui mi sono svegliato
turbato da uno strano sogno
se ci penso sono ancora sudato.
Ero là in mezzo a tanta gente
a godermi questa guerra atroce
tra l’immagine vincente di me
e quella cosa assurda che tutti chiamano felicità.
“Caro amico ti sei laureato?
Spero per te che tu abbia scelto la giusta facoltà
E l’hai comprata l’auto che ti riporti a casa dopo una sbornia?
Una casa al mare per l’estate,
una moglie, un lavoro che sia degno di te ce li avrai?
Ma in fondo che ne sai
è aumentato ultimamente il prezzo della felicità.”
“Cosa fai ancora il cantautore?
Non mi dire, credi ancora che qualcosa conta
avere qualche cosa da dire
noi ci vogliamo solo divertire
insieme a te
ma cosa vuoi cantare?
le tue canzoni nuove che nessuno ascolterà
suonaci una cover
di Battisti, di Presley, l’importante è che si balla!”
Certamente
vi accontenterò
a cosa serve se no un cantante
a fare innamorare la gente
sporcarsi l’anima e fare finta di niente.