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Tifoso juventino lanciò bomba carta in settore Toro: chiesti 7 anni e 6 mesi

“S. fa parte di un’accozzaglia di cani sciolti che non ha interesse per la competizione sportiva, ma va allo stadio solo per sfogare la sua violenza”. Lo ha sostenuto il pm Andrea Padalino alla ripresa del processo a G. S., 29 anni, il promotore finanziario bergamasco accusato di essere coinvolto nell’episodio del lancio di una bomba carta durante un derby della Mole della scorsa stagione.

In una delle intercettazioni l’imputato sottolineava quanto fosse stato “importante” aver lanciato per prima una bomba e non un fumogeno perché “la prima nessuno se ne accorge, il mio consiglio è stato: la prima non deve essere una torcia ma una b.c., altrimenti si vanificava tutto“.

L’accusa ha chiesto nei suoi confronti una condanna a 7 anni e 6 mesi e una multa di 20 mila euro. L’esplosione della bomba carta provocò undici feriti tra i tifosi del Torino. S. è accusato, oltre che per il lancio, anche di porto abusivo di esplosivi e l’introduzione di questi all’interno dello stadio. “S. e i suoi compagni sono pericolosi – ha sottolineato ancora il Padalino – Nelle loro chat si parla solo di fare del male agli altri”.

Il video della bomba carta lanciata durante il derby: