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Van Gogh a Roma: una mostra degna di una capitale

A palazzo Bonaparte fino al 26 Marzo 2023 una sorprendente esperienza immersiva.

Quando si pensa a Vincent Van Gogh, il geniale maestro olandese, nonchè il più famoso pittore della storia, un immediato richiamo visivo va ad una serie di opere iconiche quali “I girasoli” o la sorprendente “Notte stellata”, oltre che alla riconoscibilissima collezione del museo omonimo ad Amsterdam. Insomma se veniamo a conoscenza di una mostra sul pittore olandese pensiamo di trovarvi uno dei suoi famosi capolavori, in prestito, con intorno un percorso di pittori ispirati dal suo stile sorprendente.

Quella in corso a Roma, in una sede incantevole quale Palazzo Bonaparte, è invece un’esperienza imperdibile e rara. Si tratta infatti della meno conosciuta (o quantomeno non diffusa nel circuito turistico dei viaggi d’arte) collezione Kroller-Muller del museo di Otterlo, voluta all’inizio del 900 proprio dalla signora omonima, moglie di un industriale, stregata dal genio olandese.

Questa grande collezione raccoglie opere seminali di Van Gogh poiché ci regala una sguardo dettagliato sulla fase “contadina” ed “industriale” del maestro, quando oltre ai quadri dedicati ai tessitori ed ai protagonisti in generale della contestuale scena industriale dell’epoca, il giovane Vincent restò folgorato da Jean Francois Millet ed i suoi quadri sui mietitori e sulla vita contadina.

Si gode della visione di capolavori quali “Il seminatore” o lo studio in litografia del capolavoro “I mangiatori di patate”. Il piacere non finisce qui perchè la collezione abbraccia anche il periodo del ricovero psichiatrico e le opere dedicate alla natura. Di una bellezza ed una profondità disarmante.

Infine, piccolo ma non trascurabile dettaglio: durante il percorso si è guidati, in maniera anche direttamente partecipativa, alla scoperta delle innovazioni nintrodotte da Van Gogh in materia di colore, accostamenti, scelte cromatiche ed influenze/richiami. Pannelli introduttivi ed esplicativi che da una parte forniscono uno sguardo profondo nell’intima corrispondenza epistolare del pittore con il fratello Theo, dall’altra aiutano il visitatore a capire contesto e lo accompagnano ad un’osservazione molto dettagliata delle opere nei particolari. Un’innovazione di grnade valore, da tener presente.

Straconsigliata.