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“Di Battista contro Grillo” e lui attacca i giornalisti

Dopo la polemica scatenatasi per l’annullamento delle “Comunarie” di Genova ad opera di Beppe Grillo, con il relativo ritiro del simbolo a Marika Cassimatis, sembra che nel Movimento 5 Stelle ci sia chi non ci sta più a questi “colpi di testa” del Garante del Movimento.

La notizia dell’annullamento delle “Comunarie” di Genova, vinte da una lista opposta a quella spinta dal consigliere regionale Alice Salvatore, molto vicina a Beppe Grillo, sembra che abbia scosso particolarmente Alessandro Di Battista che, parlando con alcuni colleghi, pare abbia manifestato il suo disappunto rispetto alle scelte prese da Grillo. Alessandro Di Battista avrebbe detto:

“Sono stanco di metterci la faccia”.

A nulla è valso il tentativo di Grillo di abbassare i toni sulla polemica. Il Garante del M5S, in un suo post, ha scritto:

“Se qualcuno non capirà questa scelta, vi chiedo di fidarvi di me. Non ho nessun interesse se non il bene del MoVimento 5 Stelle. Siamo la forza politica su cui i cittadini ripongono le proprie speranze per un’Italia migliore, per una Genova migliore. Non possiamo permetterci nessuna sbavatura. Non possiamo permetterci di candidare persone su cui non siamo sicuri al 100%”.

Ovviamente, tra coloro che cercano di rispondere a chi ritiene che nel M5S sia già in atto una grave spaccatura interna, ci sono i fedelissimi che, nel tentativo di difendere Grillo e le sue scelte sostengono che “non c’è nessuno strappo, il regolamento lo prevede”, cosa, tra l’altro, ribadita già da Grillo nel suo post:

“Il Garante del MoVimento 5 Stelle si riserva il diritto di escludere dalla candidatura, in ogni momento e fino alla presentazione della lista presso gli uffici del Comune di Genova, soggetti che non siano ritenuti in grado di rappresentare i valori del MoVimento 5 Stelle.”

In realtà, lo strappo sembra evidente, considerando che, tra Camera e Senato, ci sono alcuni che recriminano a Di Battista il suo scarso lavoro sui meet up che erano stati affidati a lui e a Roberto Fico. Un parlamentare, a tal proposito, avrebbe detto:

“Se pensiamo ad andare in Tv e non a lavorare nei comuni, questo è quello che succede”.

Di Battista a quest’accusa avrebbe risposto che“non c’entra, è una questione di metodo”.

Ed in questo caso, è proprio il metodo ad essere contestato. II “Metodo Genova“, ideato e proposto alla Casaleggio proprio da Alice Salvatore per tagliare le correnti (“impediamo che una Raggi si ritrovi i consiglieri fedeli alla Lombardi”), è un sistema complicato, una sorta di elezione di secondo livello, finalizzata ad individuare non soltanto il candidato sindaco, ma anche la lista a suo sostegno utile per mandare in consiglio comunale una squadra compatta. Quel sistema, però, sembrava essere conforme all’ala ortodossa del Movimento 5 Stelle locale, guidato, per l’appunto, proprio da Alice Salvatore che aveva candidato il tenore del Carlo Felice Luca Pirondini.

Luca Pirondini, dopo aver preso atto della sconfitta per un distacco di pochi voti dalla Cassimatis, ha gettato benzina sul fuoco, chiedendo dalla sua pagina Facebook che venissero pubblicati i nomi e numeri dei votanti, salvo poi cancellare queste frasi a seguito del ritiro del simbolo da parte di Grillo alla Cassimatis.

La polemica si è definitivamente accesa quando Grillo nel suo post ha scritto:

“Rimetto a tutti gli iscritti certificati del MoVimento 5 Stelle la decisione se non presentare nessuna lista per le elezioni comunali di Genova o se presentare la lista, arrivata seconda per un distacco di pochi voti, con Luca Pirondini candidato sindaco”.

Molti tra i parlamentari liguri e non hanno mostrato sconcerto, sostenendo che in questo modo “si crea un precedente gravissimo”, mostrando la loro difficoltà rispetto ad un eventuale presa di posizione rispetto all’accaduto. Avrebbero infatti detto:

“Come facciamo ancora a dire che uno vale uno? Che fine ha fatto la democrazia diretta?”.

Nel pomeriggio Alessandro Di Battista ha scritto su Facebook uno status in merito alla vicenda con cui ha attaccato i giornalisti.