Casandrino – Interrogato il tunisino Mohamed Kamel Khemiri accusato di associazione finalizzata all’immigrazione clandestina e al falso documentale. Il 41enne è inoltre indagato per terrorismo a seguito dell’interrogatorio in cui dichiara:
“Mi sono allontanato dalle logiche dei terroristi nel momento in cui l’Isis ha iniziato a colpire innocenti. Fino a quando il conflitto si è svolto nei confini della Siria per configgere la dittatura di Assad, non escludo che io abbia patteggiato per il gruppo anti-Assad dell’Isis”
Assieme a lui, cinque arrestati con le medesime accuse nei confronti dei quali gli avvocati presenteranno istanza per misure meno afflittive rispetto al carcere, probabilmente i domiciliari. I cinque arrestati hanno in parte confermato di aver lavorato alla produzione e diffusione di documenti falsi, contratti di lavoro e stipule di matrimoni fittizi con il fine di ottenere permessi di soggiorno per extracomunitari, sia presenti già sul suolo italiano che in arrivo dal Nord Africa.
Oltre a Khemiri, considerato promotore dell’organizzazione, regolarmente domiciliato a Casandrino, i sui collaboratori erano anch’essi residenti nell’interland napoletano, più precisamente divisi tra San Marcellino, Gricignano d’ Aversa, Parete e Trentola Dugenta.