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Ponticelli, reporter aggrediti. Ugiv, siano scortati come in zona di guerra

Un operatore video è stato aggredito, mentre altri fotografi sono stati minacciati, sul luogo dell’agguato avvenuto oggi a Ponticelli, dove sono stati uccisi due giovani. Lo denuncia l’Ugiv, Unione giornalisti informazione visiva, che in una nota ha stigmatizzato i continui disagi “nell’esercizio del diritto di cronaca, soprattutto sui luoghi dove si consumano fatti criminali”. “Non è possibile che persone emotivamente coinvolte – si legge ancora nella nota – possano sfogare la loro rabbia sugli operatori dell’informazione, sotto gli occhi di una massiccia presenza delle forze dell’ordine”. “Non si possono risolvere questi disagi, così come avvenuto oggi, con un suggerimento ad allontanarsi o a non riprendere la scena”, prosegue la nota. “Se i continui episodi di criminalità costituiscono fatti straordinari e gravi – dice provocatoriamente il presidente dell’Ugiv Ciro Fusco – bisognerà attuare misure di tutela come accade in zona di guerra, dove i reporter, per tutela personale, girano scortati”. Sulla vicenda interviene anche il MUGI Movimento Unitario Giornalisti che “esprime la propria solidarietà ai colleghi” in una nota. ”Non possiamo più tollerare questi episodi di violenza ai danni di chi fa informazione – spiegano Mimmo Falco e Ciro Pellegrino del Mugi – Le forze dell’ordine devono provvedere a tutelare adeguatamente chi, nel triste teatro di un agguato di camorra, episodio che si verifica purtroppo spesso a Napoli, è chiamato a immortalare i fatti e invece diventa obiettivo di parenti e ‘guaglioni’ infuriati e violenti”.

fonte Ansa