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Musei: Il Tar dice “No ai direttori stranieri” e boccia cinque nomine. Franceschini: una figuraccia

Il Tar ha bocciato cinque delle venti nomine delle aree museali.
«Le nomine sono illegittime»

 

La notizia arriva ufficialmente dal Tar (Tribunale amministrativo regionale). Sono stati bocciati cinque direttori nominati nelle aree museali. Il Tar contesta l’illegittimità delle modalità di svolgimento del concorso

In pratica, da questa mattina devono ritenersi licenziati in cinque: Peter Assman, direttore del Palazzo ducale di Mantova; Martina Bagnoli, Galleria Estense di Modena; Eva Degli’Innocenti, Museo Archeologico nazionale di Taranto; Paolo Giulierini, Museo Archeologico nazionale di Napoli; Carmelo Malacrino, Museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria.

La polemica ha infervorato molti animi. Dapprima il ministro Franceschini, che indisse il concorso due anni fa, ha dichiarato: «Trovo strana questa sentenza. E’ davvero una figuraccia davanti al mondo. Presenteremo immediatamente ricorso al Consiglio di Stato». Quindi, il ministro difende le nomine, definendole “conformi alla legge“.

Anche Paolo Concia, assessore al Turismo di Firenze, ha fatto notare il paradosso, come riporta il Corriere della Sera. «Claudia Ferrazzi è stata chiamata da Macron all’Eliseo e l’Italia che fa? Si mostra chiusa in sé stessa, impaurita dagli stranieri».

Renzi, invece, scrive su Facebook: «Non possiamo essere una Repubblica fondata sul cavillo e sul ricorso. Non abbiamo sbagliato perché abbiamo provato a cambiare i musei. Abbiamo sbagliato perché non abbiamo cambiato il Tar».

Per i 5stelle, invece, la colpa è dallo stesso Ministro. «Ci pensi Franceschini: la figuraccia davanti al mondo l’ha fatta chi ha utilizzato criteri di nomina che avevamo criticato fin dall’inizio. Mancavano oggettivi criteri di merito e di trasparenza. Oggi il Tar conferma i nostri rilievi».

Ad ogni modo, di chiunque sia la colpa, oggi ci ritroviamo a mandar via dei direttori di aree museali competenti (di dove siano poco importa) che hanno apportato valore aggiunto ai siti “amministrati”.