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Acerra: dopo la bomba la rapina.Nuove minacce alla ditta Pacilio

 Nuove minacce alla ditta di pompe funebri Pacilio dopo la bomba dei giorni scorsi. Ecco cosa è successo.

Una pistola puntata in faccia ad un dipendente della ditta.Lo stesso in quel momento, alle sei di mattina, era intento ad affiggere una serie di manifesti funebri in piazza San Pietro.  Nuove minacce dopo la bomba fatta esplodere nei pressi della sede di via Trieste e Trento il giorno dei funerali di don Riboldi. «Non attaccare più i manifesti: dammi il furgoncino», questo avrebbe intimato l’aggressore. Per poi rapinare   Il veicolo su cui era giunto l’addetto dell’impresa di onoranze funebri, un furgoncino di scarsissimo valore. Il veicolo è stato poi ritrovato dal proprietario casualmente, dopo aver telefonato ad un’officina meccanica della zona. L’episodio risale ad alcuni giorni fa ma è emerso solo ora.

Carmine Pacilio, titolare dell’omonimo servizio funerario di Acerra, ha esposto regolare denuncia ai carabinieri. Lo stesso Carmine si sfoga così:

 «Non è la prima volta che rapinano a un mio operaio il furgone della ditta  per cui non mi spiego nemmeno questo accanimento a rapinare di continuo i mezzi della ditta. Inoltre il furgone in questione, che ho comunque ritrovato, non  ha nessun valore ma le modalità della rapina sono state comunque molto violente: il mio dipendente si è ritrovato con una pistola puntata prima al fianco e poi in faccia. Non si può continuare a lavorare sotto questo terrore continuo».             

La pista principale seguita  è quella del più classico dei cavalli di ritorno. Il furto di un autoveicolo che è però possibile recuperare in poche ore con il pagamento ai criminali di una tangente.