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Andare oltre il PD per salvare la Sinistra

I risultati dei ballottaggi ci consegnano un Paese a forte trazione leghista ed una sinistra praticamente morta. Resuscitarla è alquanto difficile ma non del tutto impossibile o almeno, non ancora.

I risultati della rossa Toscana, caduta tra le braccia del centrodestra con la Lega a farla da padrona, devono necessariamente spingere ad una riflessione e usando le parole di Speranza (giusto per animarci un po’) potremmo dire che:

“Siamo di fronte ad una sconfitta storica della sinistra. Va assunta la domanda di cambiamento proveniente dai cittadini, capendo che qualsiasi rifondazione del nostro campo non può che partire da qui. Bisogna quindi cambiare le politiche che negli ultimi anni sono state portate avanti e che, con sempre più evidenza, hanno allontanato la sinistra da quei pezzi di società che tradizionalmente la votavano”

Sulla stessa linea proprio il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, esponente di Liberi e Uguali, che afferma:

“Sostanzialmente una disfatta. Nelle regioni una volta ‘rosse’, in modo particolare. Laddove il Pd era più forte più la sinistra perde e Leu non svolge nessun ruolo di recupero. È necessario un nuovo inizio, basato sull’unita, sulla ricomposizione e sulla responsabilità. La sinistra si è sciolta e va ricomposta. Credo che bisogna andare oltre, oltre il Pd e oltre Leu, per costruire un partito nuovo della sinistra e del lavoro che si ispiri agli ideali del socialismo e ai principi della dottrina sociale cristiana””.

A queste parole fanno eco quelle dell’ex ministro renziano  Carlo Calenda,  de poco iscritto al PD, che sviscera la sua analisi politica attraverso un tweet:

“Navigazione a vista sta portando il centro sinistra all’irrilevanza proprio quando l’Italia ne avrebbe più bisogno. Ripensare tutto: linguaggio, idee, persone, organizzazione. Allargare e coinvolgere su un nuovo manifesto. Andare oltre pd. Subito! #fronterepubblicano”.

Nel frattempo, Matteo Renzi tace…