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L’autopsia svela la verità sulla morte del giovane Ciro Ascione

Arzano piange ancora la scomparsa del suo giovane concittadino Ciro Ascione, vittima a soli 16 anni di una morte orribile, di cui l’autopsia ha reso chiara la dinamica. Invece, le ragioni alla base del suo gesto non sono ancora chiare.

Il giovane è stato ritrovato a meno di un chilometro dalla stazione di Casoria. La morte sarebbe sopraggiunta a causa dell’impatto con il pietrisco dei binari, in virtù della caduta avvenuta ad una velocità di circa 100 km orari. Causa confermata anche dai primi risultati dell’autopsia, che è stata effettuata ieri pomeriggio nell’Istituto di Medicina legale del secondo Policlinico dal medico legale Massimo Esposito, al quale il pm Barbara Buonanno della Procura di Napoli Nord diretta da Francesco Greco aveva conferito l’incarico.

All’esame, durato circa 3 ore, hanno assistito anche i medici legali nominati dal legale della famiglia Ascione, Sabino Farese. Dopo l’esito che, di fatti, confermava la dinamica degli inquirenti, il magistrato ha dato il nulla osta per riconsegnare la salma ai genitori.

Viene meno la pista dell’omicidio. Il giovane non è stato lanciato dal finestrino del treno, ma è caduto da solo. Al di là delle ragioni che l’hanno spinto a compiere questo gesto avventato. Resta da capire come sia stato possibile che un treno sia partito ed abbia proseguito la sua corsa con un ragazzo attaccato alle porte di un vagone, appoggiato sul piccolissimo predellino…