La stele, sita nel giardinetto sottostante a Porta Napoli (nota come Arco dell’Annunziata) è stata totalmente deturpata con scritte di vario tipo, volte a “suggerire” lo spostamento della stessa al cimitero. L’autore, un noto parcheggiatore della zona, ha persino firmato “l’opera d’arte” rendendosi quindi riconoscibile, inconscio delle conseguenze. Una volta sopraggiunti i vigili il parcheggiatore è stato allontanato, purtroppo non in modo definitivo. Difatti, il parcheggiatore si è ripresentato poco dopo sul luogo ubriaco e trionfante per l’atto commesso. Alcuni commercianti nei pressi di Porta Napoli hanno cercato di cancellare lo scempio con scarsi risultati, le scritte sono state fatte con un pennarello indelebile.
La stele, realizzata in occasione del rifacimento dell’arredo urbano di via Roma, era già stata al centro di molte discussioni dopo lo spostamento nel suddetto giardinetto, sottostante al campanile, successivamente alle proteste della cittadinanza.
Il sindaco Enrico de Cristofaro, dispiaciuto e deluso dall’accaduto, si è detto pronto a recuperare e sistemare il blocco marmoreo, consapevole che il danno arrecato al decoro urbano non è trascurabile.
Dopotutto, l’episodio dimostra che c’è bisogno di liberare Aversa da chi crede di poter fare quel che vuole, a scapito della città e dei cittadini, senza averne nemmeno il diritto.