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Di Battista polemico: “Se l’informazione boicotta è un potere legato al capitalismo finanziario”

Non ci sta Alessandro Di Battista e attacca il mondo dell’informazione italiana, probabilmente in virtù del circo mediatico che si sta sviluppando, da mesi, sull’amministrazione romana targata Virginia Raggi. In un post su facebook scrive:

“Io non ho mai criticato l’attenzione da parte del mondo dell’informazione, anzi, ho sempre pensato che tutta questa “pressione” avrebbe migliorato il M5s. Lo penso ancora. Allo stesso tempo penso che l’informazione abbia il dovere di informare i cittadini per garantire loro maggiori diritti e – ripeto – per instaurare un processo di crescita virtuosa all’interno delle forze politiche. Se l’obiettivo di parte del mondo dell’informazione diventa boicottare una forza politica beh non chiamiamolo più mondo dell’informazione, si tratta di potere, soltanto potere, banale potere, tra l’altro legato ai partiti e al capitalismo finanziario“.

Poi il pasionario pentastellato analizza il diverso comportamento che, la stampa ha in relazione ad altre situazioni. In particolare fa riferimento al Ministro Lotti:

“Il fatto che M5s sia sotto i riflettori in modo così morboso perché non ruba mentre quelli che rubano vengono lasciati in pace perché tanto si sa che rubano è davvero paradossale. E’ preoccupante: soprattutto è dannoso. C’è un’inchiesta aperta che riguarda la possibile corruzione sul più grande appalto d’Italia: quello Consip. Nell’inchiesta è indagato (per rivelazione di segreto e favoreggiamento) il Ministro Lotti, braccio destro di Renzi. Si tratta di miliardi di euro dei cittadini ma a nessuno interessa”.

Poi chiosa chiedendo un trattamento uguale per tutti da parte dei giornalisti:

“Ripeto: tutto questo è paradossale, dannoso, profondamente ingiusto. Io non ho mai criticato un giornalista quando mi ha fatto domande scomode, nessun medico mi ha ordinato di candidarmi e i giornalisti hanno il diritto di fare domande scomode, hanno il diritto di incalzare gli uomini politici, hanno il diritto di fare la seconda, la terza, la quarta domanda. Ma hanno il dovere di comportarsi così con tutti partendo dalle travi, non dalle pagliuzze! Altrimenti mentre cercano in modo affannoso di dimostrare che i “diversi” sono come gli “altri”, gli”altri” delinquono indisturbati…”