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Berlusconi vuole Gentiloni: “Il PD non può competere, non ha un progetto”

Continua lo stato di grazia mediatico del ‘vecchio’ della politica italiana Silvio Berlusconi che, alla presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa, risponde a chi gli chiede cosa sarebbe meglio fare in caso di stallo dopo le politiche:

‘La soluzione più corretta è che resti al governo Gentiloni, per almeno tre mesi. Sarebbe giusto proseguire con questo governo per consentire alle forze politiche di proseguire una campagna elettorale non brevissima di almeno tre mesi”.

Poi attacca senza alcuna remora il PD, visto come un organismo troppo in conflitto e per questo non attendibile come rivale:

“Il Pd, grazie alle sue divisioni e senza un progetto concreto, non è considerato da noi un competitor a cui opporci in modo plateale”.

Arriva quindi il momento tanto aspettato, quello in cui il Silvio nazionale fa la sua classica chiamata al voto, condita da una immancabile iniezione di fiducia:

“Fi supererà il 30%. Attorno a me avverto un tale sentimento di stima, rispetto e amicizia. Ciò mi spinge a pensare che, alle prossime politiche non c’è nessuna possibilità di una non vittoria del centrodestra. Non lo dico io senza aver approfondito, l’ho fatto con la nostra società di indagini. Sono convinto che la nostra coalizione vincerà”.

In ultimo si sofferma sulla sua tanto decantata ‘rivoluzione azzurra’ che ci sarà e sarà composta da eccellenze italiane e non da politici di professione:

”Il partito sarà profondamente rinnovato. Ho ripetutamente affermato che Fi presenterà protagonisti dell’impresa, delle professioni, dell’università, degli alti gradi del terzo settore. Dedicherò tutto il mese di gennaio agli incontri  ma quella sulle liste non sarà una decisione solo mia, ma una decisione comune di tutti i più rilevanti esponenti di Fi”.