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Berlusconi, raggiungerò il 30%

Forza Italia fino a non molto tempo fa, era considerato un partito in caduta libera. Le sue quotazioni in vista delle elezioni politiche stanno risalendo prepotentemente: fondamentali i recenti accadimenti politici, che in un certo senso hanno adombrato le forze politiche concorrenti, ma soprattutto quando si tratta di campagna elettorale, Silvio Berlusconi resta e rimane un fuoriclasse.

“Arriveremo al 30%” – così ha tuonato l’ex presidente ieri sera a “Porta a porta”, ospite della trasmissione in onda sui Rai 1 condotta da Bruno Vespa.

“Meno tasse, meno divieti, meno burocrazia, meno degrado, più sicurezza, più cura del verde. Il centro destra deve essere unito, con la Meloni e Salvini.

Aggiungiamo all’euro una seconda moneta. C’è bisogno di una rivoluzione liberale, bisogna osare nel fare proposte nuove. Con la flat tax calerebbe di certo l’evasione. Nel mio ultimo governo abbiamo abrogato l’imposta sulla prima casa, abrogato l’imposta sulle donazioni e sulle successioni. Il 50% di tassazione come propongono i 5 stelle, è qualcosa di inconcepibile

Il Cavaliere ha poi continuato in maniera davvero raggiante, pieno di energia e per niente debilitato dai recenti problemi di salute. Pronto a dare battaglia al nemico numero uno, i 5 stelle.

La classe politica dei 5 stelle è formata da persone che non hanno fatto nulla vita, persone che non hanno un lavoro. Alcuni sono furbi e hanno imparato velocemente il mestiere del politico in parlamento. Anche i loro elettori non hanno mai fatto niente di buono per sé. Chi sono? I quindici milioni di persone che hanno degli introiti mensili sotto il livello di dignità. Il 5 stelle illude i propri elettori con il reddito di cittadinanza ma non si rendono conto che è impossibile mantenere tale impegno. Ci vorrebbero 130 miliardi di euro. Lo Stato italiano non può pagarli. Più indicato sarebbe un reddito di dignità, che è stato quantificato da noi e pensiamo sia attuabile con una spesa di 35 miliardi di euro.

Virginia Raggi? Più che dimettersi per un avviso di garanzia dovrebbe dimettersi per la sua incompetenza. I 5 stelle hanno sempre detto che chi ha problemi con la legge deve dimettersi, con la Raggi così non è stato.”

Sull’argomento coalizioni in proiezione governabilità è sembrato molto chiaro:

Andremo divisi al voto, ma stileremo un programma condiviso da noi di Forza Italia, quelli della Lega e quelli dei Fratelli d’Italia. Ci sarà comunque un’alleanza.

Alternativa popolare? Non abbiamo preclusioni per chi manifesta i nostri stessi valori, ma ritengo molto difficile che, chi ha sostenuto 3 governi di sinistra, possa essere accettato e accolto da noi.”

 

Per la questione cittadinanza invece, si è così espresso:

“Ius soli? Sono favorevole all’accoglienza e l’integrazione degli immigrati, ma le condizioni devono andare al di là di quelle contenute in questa legge. Non bastano le attuali condizioni per sentirsi italiani. C’è bisogno della condivisione del nostro stile di vita e dei nostri valori. Non può essere fatto italiano chi tiene la propria donna sotto maltrattamento. C’è bisogno di un vero e proprio esame. L’Italia attirerebbe una massa di persone alla ricerca soltanto della citadinanza. Rischiamo di perdere identità come italiani e potremmo subire l’influenza musulmana.”

Berlusconi è stato artefice già in passato di clamorose rimonte, partendo da non favorito col suo partito. Cosa succederà questa volta? Gli eventi sembrano giocare a suo favore, riuscirà ancora una volta nell’impresa di ribaltare i pronostici?