Caivano – “Titò è vittima di un complotto: non c’è prova che sia stato lui ad uccidere Fortuna“.
Con queste parole viene chiesta in aula l’assoluzione per Raimondo Caputo, precedentemente accusato di aver assassinato la piccola Fortuna Loffredo.
Per quel che concerne gli abusi invece, “se le bimbe non sono credibili allora chiedo l’assoluzione anche per questo reato” ha sottolineato l’avvocato difensore di Caputo. “In quanto su due delle figlie di Marianna, la sua ex compagna, non ci sono segni di violenze”. Quest’ultima è inoltre imputata per aver taciuto gli abusi commessi dall’ex convivente. Anche per lei è stata chiesta l’assoluzione dall’avvocato difensore con queste parole: “Non c’è l’intenzione che accompagna una condotta omissiva che qualora ci fosse stata avrebbe impedito l’evento. Se non c’è l’intenzione dunque, non è reato”.