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Casal di Principe – Rivelazione di segreto d’ufficio, magistrato condannato

Condannato in primo grado a cinque mesi di reclusione il magistrato Marino, con l’accusa di rivelazione d’ufficio.

Condanna a cinque mesi di reclusione per rivelazione di segreto di ufficio. È questo il verdetto di primo grado emesso dalla seconda sezione del Tribunale di Roma. Il processo vede imputato il magistrato napoletano R. Marino, e con lui il sottufficiale dei carabinieri C. Confuorto, anch’egli condannato a cinque mesi di reclusione.

Il magistrato avrebbe infatti lasciato trapelare in una conversazione telefonica con il sottufficiale, la notizia dell’applicazione di una misura cautelare nei confronti dell’avvocato C. Di Capua, difensore all’epoca di alcuni pentiti appartenenti al clan dei Casalesi.

L’inchiesta è partita proprio dell’intercettazione di tale telefonata, in cui Marino consigliava al sottufficiale di non intrattenere rapporti con Di Capua. Marino a sua volta era stato messo in guardia da un collega, in vista di una sua partecipazione ad un convegno organizzato dall’avvocato Di Capua.

Respinte quindi le richieste avanzate dal PM di condanna a due anni per Marino, e 5 anni per Confuorto. Il Tribunale ha inoltre assolto gli imputati dall’accusa di favoreggiamento, e ha fatto cadere l’aggravante della finalità mafiosa.

I difensori di Marino, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, hanno fatto sapere che ricorreranno in appello.