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Scoppia un “caso banche” anche nel M5S. Ma Villarosa smentisce

Il tam tam mediatico che sta agitando il M5S sulla questione banche è davvero notevole. I titoloni sul PD ed in particolare sul Ministro Boschi sono oramai all’ordine del giorno. Eppure, ci sarebbe un “caso banche” anche tra i grillini.

A scoprire il vaso di Pandora è il deputato del PD Franco Vazio, componente anch’egli della Commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario. Le sue sono parole pesanti:

“Come dobbiamo interpretare il fatto che nel 2013 il governatore della Banca d`Italia Visco abbia incontrato nel 2013 Alessio Villarosa, componente della Commissione d`inchiesta sul sistema bancario?”

Poi rincara la dose, riferendo anche di una finanziaria nella quale Villarosa ha lavorato. Finanziaria poi chiusa perchè a suo dire c’erano “gravi irregolarità e sospetti d’usura”:

“Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha rivelato di aver incontrato Alessio Villarosa. Ma Villarosa ha lavorato un paio d’anni in una finanziaria del fratello Massimiliano, poi cancellata da Bankitalia per gravi irregolarità e sospetti d’usura. Una società che, pare abbia dato proprie azioni in pegno alla Banca popolare di Vicenza per 550mila euro. Sono stati restituiti? Con quale faccia proprio loro vengono a parlarci di conflitto d’interesse e di inopportunità?”

Accuse che ora tornano di moda ma alle quali lo stesso ha già replicato almeno un mese fa, rispedendo al mittente l’accusa di conflitto di interessi e scagionando totalmente il fratello:

“Ma quale conflitto. Stiamo parlando di una storia che risale a oltre dieci anni fa. Di una società nella quale ero un semplice dipendente: ci lavoravo guadagnando la bellezza di 1.100 euro al mese. Mio fratello è stato assolto perché non sussiste il fatto già in primo grado e non lavora più nel settore finanziario da molti anni. Il tribunale, infine, ha archiviato tutte le accuse anche contro la società. Insomma vi pare che questo possa costituire un conflitto di interessi? Vi sembra che questo caso possa paragonarsi a quello di Maria Elena Boschi? Noi stiamo indagando sulla banca dove c’era suo padre, non stiamo indagando su quella di mio fratello. Mi sento intimidito. Forse lo scopo è quello di allontanarmi dalla commissione banche”