Segnala a Zazoom - Blog Directory

Conferenza di fine legislatura, Gentiloni:”Non abbiamo tirato a campare”

Nell’ultima conferenza stampa della legislatura, il Premier Paolo Gentiloni ha fatto un bilancio del suo esecutivo.

Durante l’ultima conferenza stampa della legislatura, Paolo Gentiloni ha parlato del suo esecutivo tracciando il bilancio:

“Quest’anno, oltre che di fine anno, questa conferenza ha anche un significato particolare. Io posso dire innanzitutto che ritengo importante aver raggiunto un obiettivo importante di questo governo, quello di arrivare ad una conclusione ordinata della legislatura. Un’interruzione traumatica della legislatura sarebbe stata devastante”. “Non abbiamo tirato a campare”. “L’Italia è ripartita grazie agli italiani”. “Il capitolo diritti è incompiuto, ma abbiamo portato risultati storici”.

Il Presidente del Consiglio ha poi posto l’accento sulla delicata questione delle banche:

“Le banche italiane sono un problema? Cerchiamo di non crearcelo da soli il problema, dico io e lo dico anche ai miei colleghi europei”. Ha continuato:“Siamo intervenuti per salvare il risparmio, l’economia di interi territori e per evitare conseguenze di sistema. Altro che regalare soldi ai mariuoli. E lo abbiamo fatto con una frazione di risorse rispetto a quelle impiegate da altri Paesi europei. Penso a quanto hanno speso la Germania, la Spagna o l’Olanda. Il sistema italiano ha risolto le proprie crisi rilevanti, sta riducendo i propri crediti deteriorati, passati 86 miliardi a 66 miliardi. Venti miliardi in meno”.

Per quanto concerne l’economia, Gentiloni ha sottolineato:

“L’Italia si è rimessa in moto dopo la più grave crisi dal dopoguerra.”Il merito principale è delle famiglie italiane, delle imprese, del lavoro, di chi studia, di chi si prende cura delle persone. La politica deve avere un certo ritegno nell’immaginare che questo sia merito di questa o di quella iniziativa. L’Italia si è rimessa in moto e lo ha fatto innanzitutto per merito degli italiani”. La crescita italiana nell’anno passato “ha preso un buon ritmo” e oggi viaggia “al doppio delle previsioni di un anno fa”. E “il famoso fanalino di coda dell’Europa non siamo più noi“. “Siamo fra i quattro o cinque giganti mondiali dell’export”.

Paolo Gentiloni ha poi indicato la strada che dovrebbe percorrere il prossimo esecutivo:

“Non dilapidare gli sforzi fatti fino ad ora deve essere il primo impegno della prossima legislatura. E non possono mancare l’ambizione e le riforme. Sarebbe da irresponsabili non impegnarsi. Siamo all’inizio di questo percorso. C’è molta strada da fare. Guai a immaginare un futuro di piccolo cabotaggio. Il mio governo era nato un anno fa dopo la sconfitta del referendum, le dimissioni di Renzi e con le difficoltà del Pd, ma non abbiamo tirato a campare“. 

Ha poi aggiunto:

“C’è una sinistra di governo a disposizione del Paese. E si è visto in questa travagliata legislatura, nel governo Letta, nel governo Renzi ed in quello da me presieduto”.