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CROLLO DEL M5S MA NON SOLO: DIBATTITO TRA SALVATORE MICILLO, MASSIMILIANO MANFREDI E GIOACCHINO ALFANO

Un dibattito davvero acceso quello tenutosi nel corso della trasmissione “La Politica a raggi X” in onda su Julie Italia (canale 19 dtt), condotta da Samuele Ciambriello, che ha visto la partecipazione dei deputati Salvatore Micillo e Massimiliano Manfredi e del sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa Gioacchino Alfano. Si è parlato di legge elettorale, dei risultati delle Amministrative, della Terra dei Fuochi, della legge ecoreati, dei beni confiscati alla malavita.

“Ci si aspettava che il M5S stelle avrebbe passeggiato, ma siamo stati comunque presenti con 225 candidati a sindaco. In parecchi comuni andremo al ballottaggio. È stata la prima forza politica, la più presente sul territorio. Non basta essere solo del M5S, bisogna portare i temi giusti.

Voto di scambio? Succede sempre. Se non è il ministero degli interni a dare delle risposte decise, nessuno può darle. La democrazia è tutto altro.

Così ha aperto il dibattito Micillo sui recenti risultati elettorali delle comunali.

Alfano, interrogato sui risultati del suo partito e sui fatti di Sant’Antimo, ha continuato:

Siamo riusciti a dimostrare prima a noi stessi che portiamo avanti un progetto politico interessante; abbiamo raggiunto circa il 6% alle amministrative. Il candidato sindaco di Acerra ha rivinto le elezioni.  Eravamo anche noi preoccupati di come si potesse realizzare un consenso determinante. L’abbiamo però dimostrato. In alcuni comuni insieme al PD abbiamo vinto al primo turno, come a Torre Annunziata.

I fatti di Sant’Antimo? A volte uno vuole giustificare queste cose per difficoltà economica. Ma questi atteggiamenti vanno condannati, senza giustifiche. È gravissimo. In una città dove stanno cercando di recuperare la loro immagine, scivolare in questi modi di fare danneggia tutti. Tutti dobbiamo contestare. Il voto è una delle poche cose rimaste della democrazia.”

Manfredi, ha invece sottolineato i buoni risultati del suo partito, il PD:

Il risultato del PD è davvero importante, da valutare anche nei prossimi 15 giorni, come quello di Sant’Antimo e Bacoli. Il fatto che i comuni di Pompei, Torre Annunziata, Portici e Ischia abbiano visto il PD protagonista è segno di grande vitalità. Dopo le comunali di Napoli, secondo me è stato importante questo risultato. Ho avvertito un clima di grande collaborazione tra tutti i membri del partito. È stato un vero e proprio premio, si iniziano a vedere gli effetti della collaborazione con la regione. Abbiamo trainato tutto il sistema di centro sinistra.

L’episodio di Sant’Antimo è il più grave, ma ci sono stati altri episodi ad Acerra, Saviano e Arzano, dove addirittura è stata rinvenuta una scheda scannerizzata nel seggio. È giusto punire il voto di scambio, io sono d’accordo. Il bisogno delle persone non va sfruttato e condannato, ma non può una giustificazione. Bisognerebbe valutare se sia giusto far rivotare ancora queste persone. Questo sarebbe un deterrente vero.”

Il dibattito si è poi spostato sul crollo dell’accordo riguardo la legge elettorale.

Così Micillo:

“Il 5 stelle ha sempre detto che eravamo a favore dell’emendamento incriminato. Siamo partiti dal grande accordo, ma poi ci siamo promessi di vedere cosa sarebbe successo durante i lavori della commissione.”

Manfredi dal suo canto ha risposto:

“Noi abbiamo fatto un patto in commissione, il testo base non doveva essere modificato.

Lo stesso emendamento è stato bocciato in commissione. Abbiamo votato contro perché c’era un patto. Franchi tiratori? È chiaro che se nessuna delle forze politiche avesse strutturalmente votato un emendamento, nonostante i franchi tiratori, l’emendamento non sarebbe passato.”

Alfano, defilato a riguardo, ha fornito invece un suo consiglio per la legge elettorale:

“La prima cosa bisogna mantenere un sistema che dà al territorio il protagonismo necessario, cioè le preferenze. Se si azzecca il candidato, è ovvio che modifichi in positivo il rapporto tra la politica e il cittadino. Io sono contrario da sempre alle forze che si riuniscono fuori dalle sedi istituzionali. Con questo clima ogni voto segreto sarà imprevedibile.”

Il dibattito è poi proseguito e sono stati toccati diversi argomenti interessanti. Micillo, sulla legge ecoreati, si è così espresso:

“La legge sugli ecoreati sta dando molti frutti, sono state denunciate tante persone insieme ai roghi. Ci sono tre priorità: bonifiche, spegnere i roghi e ecoballe.

Abbiamo chiesto al ministro dell’ambiente di adeguarsi a fare il distretto del riciclo. La regione che sta facendo? Ha preso le ecoballe, e le ha spostate in varie parti del pianeta. Sono andati ad inquinare altre zone. Siamo ancora a poco. Ci sono grossissimi punti ancora da affrontare.”

Sulla questione beni confiscati alla malavita, è sentitamente intervenuto Alfano, che ha dichiarato:

“Abbiamo commesso un errore, ma c’era la necessità di togliere il bene alla forza camorrista. Togliere quel bene per dimostrare. Quindi i meccanismi di questo circuito, erano secondari rispetto all’obiettivo. Abbiamo costruito meccanismi di assegnazioni dei beni molto complicati. E quindi quella fase di un’azione che doveva avere un significato, poi ha comportato una critica da parte dei cittadini. Stiamo cercando di migliorare questa cosa. Io penso che bisogna avere il coraggio, una norma che possa facilitare il tutto.”

Manfredi ha poi aggiunto:

“Al senato abbiamo bloccato la legge a riguardo, l’utilizzo del bene non può avvenire a costo 0, può dare un risultato controproducente. La mafia da un lavoro, e paradossalmente lo stato passa per il cattivo di turno. Se si può fare uno sforzo per consentire questa legge, non sarebbe male.”

Ai 3 ospiti in studio è poi stato chiesto quali sono gli obiettivi da raggiungere entro fine legislatura.

Per Manfredi priorità a: “Dl competitività, approvazione codice antimafia, beni confiscati, riforma sistema idrico, problemi ambientali”

Per Micillo: “Il reddito di cittadinanza, contrastare il dl parchi”

Per Alfano invece: “La legge di stabilità, è fondamentale metterci a lavorare. È ovvio che io invito il parlamento ad occuparsi della legge di stabilità, nel 2018 bisogna sostenere uno slancio importante. Dobbiamo concentrarci li. Bisogna combattere l’evasione, ridurre la burocrazia.”

Infine una considerazione di Manfredi sul carcere di Nola:

“Siamo nella fase esecutiva, un’idea che viene dal primo governo Berlusconi, vicenda di 15 anni fa. Nascerà nella zona di Boscofangone, parte periferica. C’è una gara dove hanno partecipato 25 progettisti. Si tratta di un carcere open space. Sconteranno la parte finale della pena, con fasi di rieducazioni. Per tali fasi, ci sono alcune tradizioni che si trasformeranno in attività. Una delle idee è realizzare i gigli insieme ai bottegai, e consentire così il recupero dei detenuti. C’è un sovraffollamento eccessivo nelle carceri per vicende legislative. Scatta troppo presto la custodia cautelare. Se arriviamo al 40%, automaticamente c’è qualcosa che non funziona.”

Lo speciale andrà in onda questa sera su Julie Italia ore 23.00 e domani giorno 13 giugno alle ore 21. Su Telelibera invece sarà in onda domani giorno 13 giugno alle 19.50 e dopodomani giorno 14 giugno alle ore 21.15.