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Da Caivano ad Afragola: La mappa delle organizzazioni mafiose che affliggono questi territori

Afragola – La lunga scia di sangue che si sta consumando sul territorio di Afragola e limitrofi indica chiaramente che gli argini che contenevano la diga del malaffare hanno ceduto: ecco la ricostruzione riportata su Il Mattino.

Forse è ancora presto per dire che dopo l’assassinio di Remigo Sciarra, tesoriere dei Cennamo, si nasconde l’azione di un nuovo gruppo emergente, dato lo stato confusionario sotto il cielo della camorra. Si avverte infatti l’aria di un tutti contro tutti, forse scaturita dal cantiere dell’alta velocità, grande opera che muove un piatto di risorse decisamente ghiotto per la criminalità organizzata; o forse dal declino del clan Moccia, declino ha ha aperto un varco a vecchi e nuovi gruppi criminali per il controllo delle risorse sul territorio napoletano.

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Sta di fatto che, Da Afragola a Cardito, passando per Crispano Frattamaggiore e Caivano, gli investigatori riscontrano i frammenti di un puzzle che omicidio dopo omicidio diventa sempre più chiaro: Il clan dei Cennamo, che fa capo a “Tanuccio o’malommo”, sarebbe in aperto conflitto con i Pezzella. Questi ultimi, sempre secondo le indagini, avrebbero stretti legami con i “signori della droga” di Melito. I Moccia invece, calanti sul territorio, sarebbero focalizzati sul riciclaggio e sui grandi appalti più che sul traffico degli stupefacenti. Scenari questi che aprono divisioni e possibili scissioni, attorno ad un tavolo con una ricca torta al centro che nessuno ha intenzione di spartire.