De Luca:”PD è come gli ebrei negli anni delle leggi razziali:umiliato”

Il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non smette mai di stupire e, questa volta, per analizzare la situazione attuale del PD, si è lasciato andare ad un paragone azzardato.

Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania, ha fatto un’analisi sui problemi che si sta trovando ad affrontare attualmente il Pd:

“Come sempre quando si riparte, si riparte dalla gente in carne ed ossa, è l’unico punto di riferimento che vale sempre. Si riparte da una sconfitta che è drammatica che non può essere attenuata in nessun modo. Si riparte facendo i conti con i limiti gravi che ancora permangono nell’organizzazione di partito. C’è da riflettere seriamente sull’esperienza di questi anni. Renzi ha rappresentato un tentativo di assalto al cielo con la modernizzazione dell’Italia con risultati importanti sul mercato del lavoro e diritti civili ma nella sostanza non ha prodotto risultati. Per questo serve una riflessione spietata e non consolatoria”.

Poi, Vincenzo De Luca si è lasciato andare ad un paragone azzardato:

“Il PD è come gli ebrei negli anni delle leggi razziali. Sono braccati, umiliati e senza patria. A volte appaiono addirittura come un corpo estraneo nella società italiana dal punto di vista del linguaggio, della capacità di sintonizzarsi sui sentimenti della gente. Penso al tema della sicurezza che è addirittura estraneo al PD e non comprende che la sicurezza è un bene primario”.