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De Magistris contro la Corte dei Conti: “Vogliono 100 milioni. E’ usura di Stato”

“Meteoriti istituzionali con il chiaro obiettivo di fermare la rinascita di Napoli”.

E’ quanto detto dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che attacca la corte dei conti per la sanzione legata al commissariamento Cr8 post terremoto del 1980 e all’emergenza rifiuti di 10 anni fa. 

“Su una città già martoriata in questi anni da tagli, sforbiciate, discriminazioni e gabbie normative, si sono abbattuti due meteoriti, due debiti dello Stato. La città subisce le nefandezze di quel periodo. Lo stato non paga il debito, ci dicono che dobbiamo pagarlo noi, che dobbiamo pagare una sanzione per equivalente di 100 milioni per non averlo pagato, ci hanno pignorato la cassa. Sull’emergenza rifiuti: la città rompe le cricche e il sistema camorra-politica e affari, paghiamo le tasse più alte per colpa di quel periodo e dobbiamo anche pagare la multa perchè lo stato non paga. E’ usura di Stato, è attacco alla città”. 

De Magistris inoltre spiega che:

“da sindaco e da ex magistrato faccio fatica a mantenere quel senso delle istituzioni che dobbiamo sempre mantenere. Stiamo provando a non far pesare sulla città la certezza che questi macigni possono provocare una macelleria sociale senza precedenti. Vinceremo ancora noi.”