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Emergenza idrica in Puglia, M5S: il governo agisca prima che sia troppo tardi

Il consigliere regionale M5S, Cristian Casili, è tornato a parlare dell’emergenza idrica in Puglia, criticando della gestione della stessa da parte del Governo regionale. In particolare il Vicepresidente della V Commissione Regionale si è soffermato ad analizzare gli interventi del Governo Emiliano sul tema governance delle acque.

Come già accaduto per la crisi idrica del 2008, anche questa volta la Regione Puglia ha deciso di affrontare la situazione adottando misure idrauliche straordinarie, riducendo le portate dell’acqua. Il presidente Emiliano ha infatti firmato un decreto sull’emergenza idrica, diretto a limitare l’utilizzo di acqua nel settore irriguo. Ed è questo l’errore secondo Casili, ossia agire quando ormai già si è in fase di emergenza.

“Serve a ben poco formulare in fase di emergenza modelli per verificare la domanda pro capite con un piano di previsione dell’utilizzo di acqua potabile, se non ci si decide di agire alla base del problema”

Ha dichiarato Casili, aggiungendo di aver chiesto da tempo, ancor prima dell’emergenza, al Governo regionale

“una seria ricognizione dei fabbisogni potabili e irrigui delle acque pugliesi, finalizzata a conoscere il bilancio idrico della Puglia così da poter intervenire alla base del problema tempestivamente ed in maniera strutturale”

Il giudizio di Casili sulla governance delle acque e sugli interventi del Governo Emiliano è davvero critico, e non riguarda solo la gestione di situazioni di emergenza come quella che sta colpendo in questi giorni la Puglia, ma tutta la linea d’azione:

“La sensazione è che questo Governo abbia le idee poco chiare sul tema salvo poi sbandierare un presunto recupero delle acque dai reflui urbani di cui fino ad oggi si è visto ben poco. Oggi si sente parlare di nuovi invasi  ma le risorse sono già state spese, perchè non si pensa piuttosto di recuperare quelli già esistenti, per i quali sono stati investiti enormi capitali?”