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Emiliano: “Bersani meglio di Renzi. Mi scuso per aver sostenuto Matteo nel 2013”

Un discorso deciso quello di Michele Emiliano, che partecipa alla convention “Rivoluzione socialista” di Enrico Rossi, al Teatro Vittoria di Roma. Luogo in cui è presente tutta la minoranza Dem e in cui i lavori si sono aperti con la colonna sonora di “Bandiera Rossa”.

Parole non proprio accomodanti quelle pronunciate dal Presidente della Regione Puglia, che prende la parola e dopo una manciata di secondi da dell’arrogante a Matteo Renzi:

“Non voglio rinunciare al sogno del PD solo per l’arroganza, la prepotenza, la non conoscenza della storia di questo paese di chi pensa di cancellare tutto questo con uno schiocco delle dita”. 

Poi si scusa con la platea per averlo sostenuto e sostiene senza mezzi termini di preferirgli Bersani:

“Ero tra i sostenitori di Matteo Renzi nel 2013, me ne scuso con tutti, faccio autocritica”. “Di fronte a una situazione molto meno grave di quella in cui si trova oggi Matteo Renzi, Pier Luigi Bersani si è dimesso e ha consentito al partito di superare le difficoltà. Grazie a lui Renzi è diventato segretario e ha ottenuto il 40%, perchè il suo ex segretario era stato capace di vivere la comunità e non il personalismo nella sua politica”.

Poi l’ulteriore provocazione nei confronti del Segretario del PD:

“Noi non cerchiamo un capo, ma un compagno, un amico, non una persona che ha paura del confronto. Che paura ha Matteo Renzi del passare del tempo?

 

Infine chiude il suo intervento con un appello alla responsabilità ma non esclude di lasciare il partito:

“Non costringete con ragionamento capziosi questa comunità a uscire dal PD. Perché se qualcuno pensa che noi, pur di rimanere siamo disposti a sacrificare le idee in cui crediamo, si sbaglia. Qualunque cosa accada sappiano che ci ritroveranno sulla loro strada a guardarli dritti negli occhi per costringerli in amicizia e fraternità a tornare sulla strada giusta. Speriamo di non dover dire nelle prossime ore cose drammatiche, ma se dovesse essere necessario, sappiano che ci ritroveranno. Perché noi costruiremo un soggetto che punti a ricostituire questo soggetto”, spiega il presidente della regione Puglia. Che aggiunge: “Nessuno lo vuole. Chi ha coraggio adesso lo impieghi”.