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False cittadinanze: due arresti e 16 calciatori indagati

Un’ ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dei due indagati, eseguita stamattina dai carabinieri, è stata emessa dal gip del Tribunale di Nola (Napoli) su richiesta della locale Procura: procuratore aggiunto reggente Stefania Castaldi e sostituto procuratore Francescapaola Colonna.

Questo quanto riportato stamattina da LA REPUBBLICA. Il responsabile dell’ufficio di Stato civile di un Comune del Napoletano e il titolare di un’agenzia di pratiche amministrative di Terni, in Umbria sono stati arrestati con accuse di corruzione, falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.  L’operazione è stata eseguita dai Carabinieri di Castello di Cisterna.

Secondo le prime ricostruzioni hanno consentito a circa 300 cittadini brasiliani, tra cui calciatori militanti nelle massime divisioni dei campionati italiano, francese e portoghese, di ottenere la cittadinanza italiana in virtù dello ius sanguinis, senza però avere i requisiti previsti dalla legge e aggirando i vincoli di tesseramento. Il tutto dietro compenso in denaro.

Sarebbero 16 i calciatori indagati. Tutti brasiliani: Gabriel Boschilia, del Monaco (Ligue 1 francese),  Silva Eduardo Henrique, dell’Atletico Mineiro (Serie A Brasile); Colcenti Antunes Eduardo e Ferrareis Gustavo Henrique dello Sporting Club Internacional (Serie A Brasile); Dos Reis Lazaroni Guilherme Henrique, del Red Bull (serie B Brasile) e Vancan Daniel, del Gil vicente FC (Serie B portoghese). Tra i nomi c’è anche Bruno Henrique Corsini che gioca nel Palermo.

Mentre le squadre coinvolte sarebbero: Serie A:  Palermo, Monaco (League 1 francese), Atletico Mineiro (Brasile),  Sporting clubIinternacional (Brasile). Serie B:  Red Bull Brasil.
Calcio a cinque: Ferrara kaos futsal, Rieti, Pescara.