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Ecco come funziona il Rosatellum bis in cinque punti

Da martedì prossimo alle 15 l’Aula discuterà il Rosatellum bis che ha avuto il via libera dalla commissione Affari costituzionali della Camera. Relatore di maggioranza è stato nominato Emanuele Fiano (Pd). Pd, Lega Nord, Forza Italia, Ap, Direzione Italia, Scelta civica, Civici e innovatori si sono espressi a favore. Contrari M5S, Fdi-An, Sinistra italiana, Mdp e Alternativa libera. Ma come funziona la nuova legge elettorale?

SCHEDA UNICA: a differenza del Mattarellum, in cui c’erano due schede, è prevista una scheda unica nella quale il nome del candidato nel collegio è affiancato dai simboli dei partiti che lo sostengono. Non è consentito il voto disgiunto

COLLEGI: il 36% dei seggi viene assegnato con un sistema maggioritario basato su collegi uninominali, il 64% viene assegnato con criteri proporzionali.

SOGLIA DI SBARRAMENTO – la soglia di sbarramento è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni a livello nazionale sia alla Camera che al Senato.

CANDIDATURE – rispetto al testo base le pluricandidature salgono da 3 a 5.

FIRME: dimezzato rispetto al testo originario il numero delle firme da raccogliere che passa da 1.500-2.000 a circa 750. Non è passata, in commissione Affari costituzionali alla Camera, la norma che impedisce la presentazione di una lista elettorale guidata da un capo incandidabile, in base all’applicazione delle norme della legge Severino. La norma ribattezzata anti-Berlusconi, è stata presentata con un emendamento dal M5S che la commissione ha respinto.

(AdnKronos)