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Per Giuliano Ferrara il senatore D’Anna merita un premio

E sulla questione Saviano interviene anche Giuliano Ferrara sul Foglio. Lo fa a modo suo e come sempre controcorrente. Così per Ferrara, altro che critiche, il senatore Vincenzo D’Anna merita addirittura un premio, “ha la faccia, la pancia, il linguaggio del corpo e delle mani che piacciono a me, – scrive Ferrara – e che vengono da un’altra Italia, un paese dove i partiti sono orgogliosi della loro storia (D’Anna è un vecchio democristiano riciclato), la politica difende la sua autonomia”.  Poi se la prende con Saviano, e questa non è una novità, non è la prima volta che l’ex direttore del Foglio critica l’autore di Gomorra, “Che Saviano sia uno scrittore banale, un pubblicista senza talento, è per me appena ovvio, anzi, incontrovertibile: basta leggerlo”. Ma l’articolo di Ferrara va letto tutto. Come al solito, si condividano o no le sue tesi. Il suo assunto è che Saviano è uno scrittore mediocre enfatizzato dai media. Invece uomini come Vincenzo D’Anna hanno il merito, se non altro, di avere il coraggio di dire quello che pensano di vedere il Re nudo. Alla fine il giornalista chiosa con, “Io amo D’Anna, lo trovo passabilmente originale nell’Italia dei fatti e rifatti dal media- system, non voglio che ad alcuno sia consentito fargli del male”.