Segnala a Zazoom - Blog Directory

Grillo prima fa traballare l’accordo sulla legge elettorale poi fa retromarcia

Un accordo sulla legge elettorale che era quasi dato per fatto subisce un brusco rallentamento prima della dovuta correzione. Il protagonista è Beppe Grillo, il quale prima  esprime un giudizio negativo sul disegno di legge, affermando che non la capisce nessuno, poi il dietrofont: “avanti così”.

Lo sfondo è quello di Taranto tra gli operai dell’Ilva. Una dichiarazione che potrebbe far molto rumore:

Stiamo facendo una legge elettorale che non capisce più nessuno

Una frase, quella di Grillo, probabilmente detta per creare empatia con i lavoratori sicuramente non a proprio agio con i molti tecnicismi della legge:

Neanche voi riuscite a capire più a capire quando dovete mettere otto croci su cinque. Vuol dire che c’è la base e c’è uno scollamento tra quello che abbiamo sempre pensato e quello che pensano i nostri figli. 

Nell’edizione odierna del CORRIERE DELLA SERA viene riportata una frase già bollata come irresponsabile da alcuni esponenti del PD. Il coordinatore del PD, Lorenzo Guerini:

Noi ci siamo impegnati a votare fino in fondo la legge elettorale e crediamo che sia da irresponsabili mettere a rischio il percorso a poche ore dal passaggio in aula. 

Poi nelle ore successive arriva, però, la precisazione di Grillo sul profilo Facebook:

Sulla legge elettorale stiamo facendo un lavoro certosino. Abbiamo messo la faccia perchè non potevamo lasciare che PD e Forza Italia scrivessero le regole del gioco a loro uso e consumo. Noi vogliamo dare al paese una legge elettorale costituzionale e lo stiamo facendo. Avanti così.

Insomma, un leader del MS che si prepara alla battaglia prima sfoderando l’arma di lotta e poi vestendo i panni dell’uomo di governo. La battaglia riguarda proprio gli emandamenti dei pentastellati: voto disgiunto e voto di preferenza.