Enrico Mentana: “Niente lavoro né diritti. Primo maggio simbolo di fallimento”

Il direttore critico nei confronti della festa dei lavoratori e di come viene intesa

Enrico Mentana ha riservato parole dure nel descrivere la commemorazione del Primo maggio in Italia. Secondo il direttore rappresenterebbe il simbolo del fallimento della politica italiana.

Al giorno d’oggi non ci si aspetta che qualcuno nei media o nella politica con visibilità, esperienza e competenza possa, in uno dei giorni più “politically correct” dell’anno, esprimere la propria opinione e farlo nella maniera più spontanea possibile. Anche correndo il rischio di sembrare un guastafeste.

Chi se non Enrico Mentana? Sempre decisivo e puntuale nelle analisi di periodi storici e fatti di cronaca e sempre dimostrando capacità di contestualizzazione, vero perno attorno al quale ruota l’attività giornalistica, il direttore ha così commentato le celebrazioni per la festa dei lavoratori:

Nell’Italia della mia giovinezza c’era il lavoro e si lottava per i diritti. Per i giovani di oggi non ci sono né l’uno né gli altri. E’ il grande fallimento della politica italiana, così è diventato solo il giorno del Concertone.