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Il M5S strizza l’occhio al PD sulla legge elettorale: Arriva una nuova proposta

Arriva nelle ultime ore un’importate offerta del movimento 5 stelle al Partito Democratico che ha odore di avvicinamento. Il campo su cui si gioca è la legge elettorale e i grillini, agguerriti come sempre, estraggono dal cilindro un nuovo nome che lascia non poche perplessità: si tratta del “premio di governabilità”, ma attenzione, non va confuso con un normale premio di maggioranza, come quello stabilito dall’italicum al raggiungimento della soglia del 40%, poi bocciato dalla corte Costituzionale, ma un premio che, sulla base delle indicazioni della consulta, andrebbe alla lista e non alla coalizione.

Due piccioni con una fava quindi per il partito di Beppe Grillo, che da un lato eviterebbe il pericolo di una maxicoalizione che raccolga voti a destra e a manca, vanificando quindi le ambite speranze di governare; dall’altro eviterebbe l’imbarazzo di scegliere di coalizzarsi con la lega o con un altro mini-partito per raggiungere il numero sufficiente per avere la fiducia dalle camere.

Anche se apparentemente improponibile, non tutto è detto: tutti e 3 i candidati alla segreteria premono per una legge elettorale anti-inciucio con Berlusconi, una legge quindi che gli permetta di poter aspirare concretamente alla vittoria senza fare alleanze.

“Se ci stanno davvero, siamo pronti a offrire i correttivi adeguati per avere una maggioranza ed eliminare i partitini” – Commenta un deputato del M5S

Tra i “correttivi” sopracitati altri accordi andrebbero ricercati, soprattutto sull’eliminazione dei capolista, le soglie di accesso ed eventuali premi che consisterebbero in qualche seggio alla prima lista o alla lista che supera una soglia orientativa del 30%. Ma è ancora tutto in alto mare..