NEW DELHI – Una giovane indiana ‘dalit’ (sotto casta) che non ha accettato di ritirare una denuncia presentata tre anni fa contro cinque stupratori in cambio di una forte somma di denaro è stata, a quanto sembra da essi, nuovamente violentata e abbandonata in un fossato. Lo riferisce oggi Ndtv. L’incidente, precisa l’emittente, è avvenuto a Rohtak, città dello Stato di Haryana dove la giovane, che ha 20 anni, si era trasferita nel 2013 dopo essere stata attaccata nella vicina località di Bhiwani. La polizia, intervenuta nel caso, ha arrestato tre degli accusati per questa nuova violenza, due dei quali erano in libertà dietro cauzione. I genitori della vittima, che è ricoverata in ospedale, hanno chiesto per i colpevoli del secondo stupro “la pena di morte”, sostenendo che essi si sono vendicati dopo il rifiuto di una offerta di cinque milioni di rupie (oltre 67.000 euro) in cambio del ritiro della denuncia presentata tre anni fa. Una versione questa che la polizia sta cercando di verificare, mentre famigliari dei presunti responsabili l’hanno categoricamente respinta. (ANSA).