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M5s incontra Di Matteo: tenere alta l’attenzione su fenomeno Mafia

ROMA-“Questa mattina abbiamo incontrato il sostituto procuratore Nino Di Matteo al Palazzo di Giustizia per dare un chiaro segnale da parte dei membri M5S della commissione Parlamentare Antimafia e della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia, su quanto sia fondamentale tenere alta l’attenzione in merito alle risultanze che il processo Trattativa Stato-mafia sta portando alla luce. Ci sono indagini in corso a Palermo sui filoni derivanti dal processo Trattativa che meritano la serenità necessaria per giungere a conclusione nel modo più efficace possibile. Allo stesso modo, il dibattimento in corso meriterebbe maggior attenzione e non l’assordante silenzio che lo circonda dall’apertura della fase dibattimentale, iniziata più di tre anni fa”. I deputati regionali siciliani Giorgio Ciaccio e Stefano Zito con la deputata Giulia Sarti hanno svolto l’incontro di questa mattina al Palazzo di Giustizia mentre il resto dei commissari M5S ha proseguito i lavori della missione ufficiale della commissione Parlamentare Antimafia,oggi a Trapani. Questo per rimarcare la nostra presenza e la nostra attenzione su tutti i fronti. “Siamo consapevoli dell’importanza che rivestono le vicende trapanesi, in particolar modo quelle legate alla latitanza di Matteo Messina Denaro, ma allo stesso tempo abbiamo ritenuto doveroso essere presenti anche a Palermo oggi, per manifestare la nostra attenzione al processo Trattativa e alle indagini da esso scaturite, posto che nelle audizioni di ieri e di due giorni fa, la Commissione Antimafia non ha ritenuto indispensabile mettere in agenda il tema della trattativa Stato-mafia e dei progetti di attentato ai danni del pm titolare del processo e dei fascicoli ad essa collegati. Chiederemo nel prossimo ufficio di presidenza che si svolgerà a Palazzo San Macuto, di rimettere al centro del lavoro della commissione i temi legati alla Trattativa e ai mandanti esterni alle stragi. Nonostante la domanda di verità si faccia di anno in anno più insistente, durante le celebrazioni che si svolgono in tutta Italia, nessuna risposta soddisfacente è giunta finora. Rimangono troppe zone d’ombra, e si gioca sul trascorrere dei decenni, affinché verità indicibili restino sepolte. Siamo nelle commissioni regionali e nazionali per continuare a sostenere tutti coloro che si occupano nelle sedi giudiziarie di affermare principi di verità e giustizia, nel rispetto di tutte le vittime di mafia”, conclude Giulia Sarti. (ANSA).