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La Corte conferma il collegamento tra il clan Moccia e la mafia romana

Arriva una decisione della Corte di Cassazione che legherebbe il clan Moccia alla malavita romana. Il punto di unione sarebbe stato Michele Senese, detto O’pazz, condannato a 30 anni di carcere.

Sono gli anni della guerra tra la Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo e la Nuova famiglia di Carmine Alfieri, e nel 1982 Senese è già «delfino» di Angelo Moccia e capozona di Afragola. Dicono sia il pupillo di Carmine Alfieri, e che proprio il capo dei capi della camorra decida di inviarlo a Roma. Serve un referente del clan nella Capitale

In pratica, i Moccia riuscirono ad avere dei contatti con esponenti della banda della Magliana, quella romanzata nella serie tv “Romanzo Criminale”. Fu lo stesso Alfieri a confermare la sua presenza a Roma quando davanti alla Corte d’Assisse sostenne nel lontano 2000:

“Si spostarono a Roma sia Marzio Sepe, Angelo Moccia e Cesarano e diciamo altra gente vicino a Moccia, cioè in quelle poca c’era anche Michele Senese. Quest’ultimo è stato sempre temuto e rispettato e ha potuto insinuarsi, con notevole facilità nell’ambiente criminale capitolino, divenendo altresì un punto di riferimento stabile per molte consorterie campane e laziali operanti nel traffico di stupefacenti e in altri settori”.