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“La Iena” La Vardera: candidatura a sindaco come pretesto per un docufilm

Avrebbe finto di stare al gioco per poi filmare tutto per “Le Iene”, in totale accordo con i capi della suddetta trasmissione (l’autore Davide Parenti). Una squadra che comprendeva anche un suo stretto collaboratore ed un paio di cameraman.

Gli stessi che l’hanno accompagnato per tutta la campagna elettorale con il  sospetto di aver ripreso di nascosto anche gli incontri privati con telecamera e microfono occultati. Incontri con il sindaco Leoluca Orlando, Cuffaro, Micciché a Ferrandelli.Parliamo di Ismaele La Vardera, candidato a sindaco di Palermo con un risultato elettorale tutt’altro che brillante: sostenuto da Fratelli d’Italia e Noi con Salvini, ha preso il 2,6%. I risvolti del suo risultato elettorale, invece, risultano piuttosto interessanti. Lo stesso aspirante a primo cittadino del capoluogo sicialiano giovedì 15 giugno aveva voluto rassicurare tutti in un articolo su IL MORALIZZATORE.IT con queste parole:

“Voglio rassicurare i miei elettori  la mia candidatura non è stata un bluff. Avrei fatto volentieri il sindaco, ma Orlando Ferrandelli e Forello mi hanno largamente battuto. Durante questi mesi ho documentato la mia campagna elettorale e tutto quel che mi è successo. Che male c’è a rendere trasparente la politica? Per farlo meglio mi sono fatto aiutare da persone con le quali ho collaborato e che mi hanno sostenuto in questi mesi: Davide Parenti(autore delle iene e Claudio Canepari). Subito dopo le elezioni, a risultato ottenuto, ho incontrato tutte le persone coinvolte e ho chiesto loro se fossero disponibili ad entrare nel nostro racconto. Praticamente tutte mi hanno rilasciato il loro consenso tranne uno che stava nella mia lista che non l’ha presa affatto bene e m’ha mandato all’ospedale. Molti prima di me hanno documentato la loro elezione (Macron ad esempio, ma nessuno ha pensato che fosse un bluff la sua candidatura). Sto facendo male a voler raccontare la meravigliosa esperienza che ho fatto negli ultimi mesi?”

Una vera e propria messa in scena quella orchestrata dal “ciuffo rosso” insieme allo staff del noto programma targato Mediaset.  Una delle parti più rilevanti riguardano il “dialogo” avuto con Totò Cuffaro: quello che si delinea è un personaggio ancora immischiato nel gioco della politica. A detta dei La Valdera, come riportato dall’edizione odierna del CORRIERE DELLA SERA, il buon Totò avrebbe chiesto allo stesso Ismaele di ritirasi dalla candidatura promettendogli un posto da deputato regionale. Un altro incontro di alto livello è quello avvenuto con Gianfranco Miccichè: qui il “rosso” fa solo alcune allusioni sulle modalità di uscita dalla candidatura che l’ex Forza Italia gli avrebbe proposto:

ma ci bruciamo il film se vi dico di più

La Vardera avrebbe , non solo i referenti dei partiti ma anche i candidati della propria lista, a cominciare da Francesco Benigno, il quale si è reso protagonista di  chiarimento con “la iena” non proprio amichevole: il secondo ne sarebbe uscito piuttosto dolorante. Portato all’ospedale ha già annunciato di voler denunciare Benigno. 

Questo il commento di Giampiero Cannella, coordinatore regionale FdI e Raoul Russo, portavoce provinciale FdI:

Se le notizie che danno la candidatura di Ismaele La Vardera come un pretesto per realizzare un docufilm sulla campagna elettorale sono confermate, ci troviamo di fronte ad un episodio di inaudita gravità con risvolti politici e giudiziari inediti. Se tutto ciò è vero, il la Vardera ha approfittato della fiducia degli elettori che lo hanno votato, di coloro i quali hanno sottoscritto la sua candidatura e hanno versato, in buona fede, un contributo per finanziare la sua campagna pubblicitaria, dei cittadini che si sono candidati nella sua lista e dei partiti che generosamente avevano creduto nel suo messaggio di trasparenza e rinnovamento. Un”azione spregevole e odiosa che costituisce anche un pericoloso precedente”. “La candidatura di La Vardera potrebbe rappresentare un elemento di turbativa del regolare processo di scelta democratica. Sono in discussione la regolarità e i principi stessi della competizione elettorale. Tutto ciò non può restare senza conseguenze, chiediamo quindi anche alle autorità competenti di approfondire eventuali risvolti penali del caso”.

Non la pensa così l’autore del programma, quello stesso Parenti che ricostruisce l’intera vicenda. Un lavoro di documentazione che si innesta su una campagna elettorale vera, portata avanti dal “candidato”:

Passano due mesi, e a campagna elettorale già avviata, mi racconta di proposte ed oscenità su come è ridotta la politica, su come è diventata la democrazia. Capiamo che possiamo descrivere da dentro questo mondo dove a quatt’occhi si dice una cosa ed in pubblico un’altra.

Quello che auspicano gli autori di questo Truman Show all’italiana è una trasmissione in prima serata per rendere finalmente pubblico questo piccolo gioiello di “non fiction” girato ed interpretato da un giovane, a detta sua, con “un debito accumulato di circa 15 mila euro”. Pare che ci siano sono trattative con Mediaset in proposito per la messa in onda.

Speriamo bene…. c’è un certo blue whale da riscattare.